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Il cacao in origine

Il cioccolato è un alimento derivato dalla lavorazione dei semi dei frutti della pianta del cacao. La pianta del cacao scientificamente si chiama Theobroma cacao. Nei paesi sudamericani veniva considerato dalle civiltà dell’epoca Maya come cibo degli dei. Il suo consumo era riservato solo a sovrani, nobili e guerrieri.

I Maya sono i primi a coltivare la pianta del cacao nelle terre tra la penisola dello Yucatan, il Chiapas e la costa pacifica del Guatemala. Per gli Indios i semi erano molto preziosi e utilizzati come vere monete di scambio. Il cacao aveva addirittura significati simbolici e religiosi. Il cioccolato era in origine una prelibata ed energetica bevanda amara preparata sciogliendo la polvere di cacao in acqua calda; con aggiunta di peperoncino chili, vaniglia e altri aromi si conferivano diverse note di sapore.

Cristoforo Colombo è stato il primo europeo a provare il cacao nel 1502 quando, durante il suo quarto viaggio nelle Americhe, tocca l’isola di Gunaja, al largo della costa dell’Honduras. Dalle foreste dell’America centrale, il cacao giunge in Europa attorno alla metà del Cinquecento.

Nel 1528 Hernan Cortéz, condottiero e conquistatore spagnolo porta in Spagna alcuni semi di cacao, recandoli in dono a Carlo V. Il cioccolato, così come lo conosciamo si cominciò a produrre verso la metà del 1800. L’aggiunta di zucchero lo portò definitivamente al successo.

 

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Tavolette di cioccolato

Scopriamo le proprietà del cacao

La Pasqua cristiana è alle porte e nelle nostre case arriverà qualche uovo di cioccolato per festeggiare insieme e rallegrare soprattutto i bambini. Vediamo quindi le proprietà del cioccolato, frutto di anni di ricerche scientifiche.
Il cioccolato fondente rappresenta una delle più importanti fonti alimentari di flavonoidi, rinomati antiossidanti presenti negli alimenti di origine vegetale come tè, vino rosso, agrumi e frutti di bosco.

Maggiore è la percentuale di cacao e superiore è la presenza di flavonoidi. Per questo motivo è sempre meglio scegliere un cioccolato il più fondente possibile. In media 100 grammi di fondente contengono 50-60 mg, mentre in un’analoga quantità di cioccolato al latte troviamo circa 10 mg. Nulla è invece la percentuale di flavonoidi nel cioccolato bianco che è costituito principalmente dal burro cacao.

Mangiare ogni giorno un pezzetto di cioccolato fondente, contribuisce significativamente al potenziale antiossidante della nostra dieta. Inoltre, la ricerca dimostra che il fondente riduce l’infiammazione e favorisce vasi sanguigni più rilassati e dilatati. Molti studi dimostrano che il cacao e il fondente hanno caratteristiche che vanno a vantaggio della salute cardiaca. Il cioccolato contiene anche serotonina, che svolge un’azione eccitante ed antidepressiva sul sistema nervoso tutto naturale.

Quando limitare il consumo di cioccolato?

Il cioccolato può disturbare i soggetti con ernia iatale, reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcere e sindrome del colon irritabile.
E’meglio evitare un consumo quotidiano senza però escluderlo completamente. Sicuramente va bene inserirlo nella prima parte della giornata perché, oltre alla presenza di numerosi minerali quali potassio, fosforo, calcio, ferro e vitamine come A, B1, B2, B3, contiene anche molti zuccheri. Ottimo come spuntino di metà mattina. Ricordiamo che 30g di  fondente abbinati a un frutto o della frutta secca forniscono un quota energetica e di nutrienti ottimale per proseguire al meglio la giornata.
Gli studi rilevano che sia anche un rimedio per l’ipertensione, un antistress naturale e aiuti a migliorare la memoria.

Curiosità

Il 7 luglio di ogni anno si celebra la giornata mondiale del cioccolato.

Il cioccolato e i benefici del cacao
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