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Le seppie: un tesoro del mare da conoscere e gustare

Curiosità culinarie, Terra e Mare Di 6 ottobre 2025 Tags:, , , , , Nessun commento

Le seppie sono i molluschi più diffusi nei nostri mari. Si tratta di un cefalopode affascinante che merita di essere conosciuto da vicino.
Questo mollusco attira l’interesse di ristoratori, appassionati di cucina, pescatori e amanti della subacquea, grazie alla sua versatilità e al legame con le tradizioni marinare.

La seppia nel suo habitat: un ricordo a Pellestrina

Ricordo ancora la prima volta che, da ragazzo, visitai Pellestrina, splendida isola della laguna di Venezia, famosa per i merletti e per i pescatori. Era una calda giornata di sole e, con alcuni amici, mi tuffai in apnea per esplorare “il murazzo”: un lungo muraglione di rocce costruito nel ’700 per proteggere l’isola e la spiaggia. Sott’acqua, tra le rocce, ebbi la fortuna di incontrare alcune seppie che nuotavano tranquille. Fu un’esperienza indimenticabile, capace ancora oggi di trasmettermi pace ed energia. Da quel momento, con gli amici, iniziai a pescarle e cucinarle, scoprendo la loro straordinaria bontà.

In cucina: come esaltare le seppie

Le seppie piccole e di media misura sono particolarmente pregiate. A Chioggia, ad esempio, la tradizione vuole che vengano cotte intere alla piastra, senza eviscerarle e mantenendo pelle e fegato. Si tolgono solo il becco e lo stomaco. Questo metodo tramandato dai pescatori, infatti, conserva tutti i sapori del mare e regala un gusto autentico.

Idee da servire in tavola

Lo sapevi che le seppie sono estremamente versatili in cucina?
Alcuni esempi:

  • Risotto con seppie e vongole veraci: un piatto raffinato e ricco di gusto.

  • Seppie in tempura all’arancia: tagliate a striscioline, fritte e servite con gazpacho di pomodoro e verdure croccanti in pastella.

  • Seppie piccole ai ferri o alla piastra: condite semplicemente con olio e prezzemolo, esaltano tutta la freschezza del mare.

Seppie-alla-piastra-con-verdure

Seppie-alla-piastra-con-verdure-con-olio-e-prezzemolo


Conosciamola da vicino

La specie più comune ( Sepia officinalis ) ha corpo ovale e appiattito, detto mantello, con pinne laterali. Può raggiungere i 35-40 cm di lunghezza.

  • La testa ospita un becco simile a quello di un pappagallo, capace di perforare e spezzare le prede.

  • Ha otto tentacoli corti ricoperti di ventose e due più lunghi, prensili e retrattili, usati per catturare e difendersi.

  • Gli occhi sono grandi e sviluppati, con pupilla a forma di “W”, considerati tra i più efficienti del regno animale.

Come tutti i cefalopodi, presenta sessi separati ed è una specie semelpara, ovvero si riproduce una sola volta nella vita.

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L’halibut della Groenlandia: un pesce che valorizza il tuo menu di mare

Curiosità culinarie, Terra e Mare Di 20 settembre 2025 Tags:, , , , , Nessun commento

L’halibut (Hippoglossus hippoglossus) è un pesce spettacolare e pregiato, pescato nelle fredde e incontaminate acque della Groenlandia. È, infatti, molto apprezzato nella ristorazione dei mari nordici d’Europa,in Canada e in Alaska, e oggi sta conquistando sempre più spazio anche nella cucina italiana, grazie alle sue straordinarie qualità gastronomiche.

I filetti di halibut bianchi, compatti e delicati, rappresentano quindi, una proposta perfetta per i ristoranti che desiderano distinguersi offrendo un’alternativa di alta qualità, sostenibile e versatile.

Un pesce nobile

L’halibut è uno dei pesci più grandi dell’Atlantico settentrionale. Come la sogliola e la passera è un pesce piatto, ma si distingue per la carne ricca di proteine, povera di grassi e dal sapore delicato, ideale sia per cotture semplici come vapore o griglia, sia per ricette più elaborate.

Infatti, la sua texture compatta e il gusto elegante lo rendono perfetto per preparazioni raffinate e moderne. Viene spesso paragonato al rombo, sia per l’aspetto che per le caratteristiche della carne, ma l’halibut offre una marcia in più: filetti generosi, dalla forma regolare, dal taglio pulito e senza sprechi.

Presentare l’halibut con un tocco da Chef

L’halibut fresco o surgelato si presta a molte ricette gourmet, capaci di valorizzarne la delicatezza con pochi ingredienti selezionati. Alcuni esempi:

  • un filetto di halibut su crema di verdure,

  • abbinato a verdure croccanti e colorate,

  • servito con un olio profumato agli agrumi,

  • oppure arricchito da un tocco di erbe fresche.

Una cottura attenta, inoltre, è fondamentale per mantenere la succosità della carne. Basta un filo d’olio agli agrumi, una crema di sedano rapa o una salsa leggera per esaltare al meglio questo pesce nobile. L’halibut si adatta sia ai sapori mediterranei che alla cucina moderna leggera e salutare, sempre più apprezzata dalla clientela attenta alla qualità.

Perché scegliere l’halibut nella ristorazione

  • Versatilità in cucina: ottimo alla piastra, al vapore, in padella o a bassa temperatura.

  • Abbinamenti gourmet: si sposa con verdure, erbe aromatiche e agrumi, per piatti genuini e digeribili.

  • Sostenibilità: pescato nelle acque pulite della Groenlandia (zona FAO 21 – Atlantico Nord-Occidentale) con metodi certificati.

  • Alta resa: filetti perfettamente puliti, senza spine e senza sprechi.

Scopri i nostri filetti di halibut dalla Groenlandia

Disponibili in pratici formati per il settore Ho.Re.Ca., i nostri filetti di halibut garantiscono un prodotto selezionato, sicuro e pronto all’uso, ideale per ristoranti, hotel e catering che vogliono offrire alla propria clientela un’esperienza di cucina di mare autentica e raffinata:Halibut

Contattaci

Per ulteriori informazioni sui nostri prodotti sicuri e di qualità per la tua cucina di mare, contattaci al numero 0422-752551 o scrivi a marketing@icebergitalia.it. Saremo lieti di risponderti!

 

 

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Baccalà mantecato: tradizione veneziana dal sapore delicato

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 20 giugno 2025 Tags:, , , , , , Nessun commento

Il baccalà mantecato è uno dei piatti simbolo della cucina veneziana: una ricetta semplice e ricca di storia, nata dal sapiente uso dello stoccafisso, cioè il merluzzo essiccato al vento, importato dai mari del Nord.

Le origini del baccalà mantecato

Nonostante il nome, il vero protagonista della ricetta è lo stoccafisso, essiccato naturalmente all’aria, che si differenzia dal baccalà salato. Lo stoccafisso venne introdotto in Italia dai mercanti veneziani dopo un naufragio alle isole Lofoten in Norvegia nel 1432. Da allora, grazie alla lunga conservabilità e al sapore unico, lo stoccafisso è diventato parte integrante della cucina veneta, dando vita a piatti tradizionali come il baccalà mantecato.

Come si prepara questa ricetta?

La preparazione del baccalà mantecato richiede pochi ingredienti ma molta passione, attenzione e pazienza, per ottenere la giusta cremosità:

Ingredienti principali:

  • 500 g di stoccafisso ammollato

  • 1 spicchio d’aglio (facoltativo) o un po’ di olio evo aromatizzato all’aglio

  • Olio di semi di girasole

  • Sale e pepe

  • Latte tiepido (opzionale)

  • Prezzemolo per guarnire

Metodo:

  1. Ammollo: lo stoccafisso secco va ammollato in acqua fredda per almeno 2-3 giorni, cambiando l’acqua frequentemente.

  2. Cottura: si lessa in acqua con due foglie di alloro e alcune fettine di limone, oppure nel latte, per circa 20-30 minuti, finché risulta morbido e si sfalda facilmente.

  3. Pulizia: si eliminano pelle e lische, tenendo solo la polpa in una terrina.

  4. Mantecare: tradizionalmente, la polpa veniva lavorata a lungo a mano, con un cucchiaio di legno o una frusta, in una terrina. Oggi con una planetaria si fa mantecare, versando l’olio a filo fino a ottenere una crema morbida e spumosa. Alcuni chef aggiungono della maionese fatta in casa per renderlo più cremoso e leggero. A piacere si può aggiungere un filo di latte tiepido per ammorbidire la consistenza e dargli volume.

  5. Servizio: si serve su fette o triangoli di polenta abbrustolita in padella o sulla piastra. Ottimo sul pane tostato come antipasto o cicchetto con l’aperitivo.

  6. Decorazione: per abbellire e dare profumo si può aggiungere timo fresco, o della scorzetta di limone o delle fettine di olive taggiasche denocciolate.

Curiosità e creatività

Il baccalà mantecato è ancora oggi un vanto della cucina lagunare, presente in ogni Bacaro veneziano e celebrato nelle sagre locali. Questo piatto unisce storia, tradizione, semplicità e gusto inconfondibile. Quando ben eseguita, questa ricetta è una vera raffinatezza che si abbina perfettamente a vini bianchi, sia fermi che frizzanti.  I turisti da tutto il mondo e anche chi è abituato a gustarlo lo apprezzano per la sua bontà. Oggigiorno gli chef più creativi hanno sperimentato nuovi abbinamenti per servirlo con altri ingredienti elaborati valorizzandolo come piatto gourmet. Per esempio, è ottimo accompagnato da petali di cipolla di Tropea affumicata al barbecue, oppure da avocado fresco, menta e lime.

Varianti

Lo stoccafisso è un prodotto eccezionale da lavorare che può essere trasformato in varie ricette veneziane e italiane. Per ottimizzare il lavoro in cucina, mantenendo la qualità e il gusto autentico del pesce pescato, Iceberg propone diverse tipologie di Baccalà pronto.

E voi avete qualche ricetta speciale con lo stoccafisso?

Per ulteriori informazioni, contattateci al numero 0422-752551 o scriveteci a marketing@icebergitalia.it. Saremo lieti di rispondervi.

Baccalà mantecato: tradizione veneziana dal sapore delicato
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Calamari ripieni con crema di patate, olive e Parmigiano

Nutrizione e salute, Ricette e Sapori Di 24 gennaio 2025 Tags:, , , Nessun commento

A gennaio, i nostri mari offrono calamari di straordinaria qualità. La stagione invernale, con le acque fredde, crea le condizioni ideali per la loro pesca. In questo periodo, i calamari si radunano in banchi per cacciare piccoli pesci azzurri, rendendo più agevole la loro cattura. La dieta ricca e variegata di questi cefalopodi contribuisce a rendere la loro carne particolarmente saporita e consistente. Questo li rende perfetti per esaltare qualsiasi preparazione culinaria.

I calamari pescati, già puliti e surgelati con tecnologia IWP (Individually Wrapped Package), rappresentano una soluzione eccellente per preservare freschezza e qualità. In questa ricetta li proponiamo farciti con una crema di patate, olive e Parmigiano, per un piatto che unisce semplicità e raffinatezza, perfetto come antipasto o secondo piatto.

Calamari ripieni con crema di patate, olive e Parmigiano
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Menù di Natale a base di Pesce dell’Adriatico

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 5 dicembre 2024 Tags:, , , , , , , , Nessun commento

Con il Natale alle porte, molti di noi cercano piatti in grado di celebrare le festività con eleganza, gusto e autenticità. Quest’anno, vi proponiamo un menù natalizio ispirato ai sapori dell’Alto Adriatico, che unisce la tradizione marinara alla freschezza dei prodotti locali. L’Adriatico offre pesci e frutti di mare di alta qualità, perfetti per un’esperienza gastronomica indimenticabile. A partire dai carpacci e tartine delicati, fino ai primi e secondi piatti che omaggiano la cultura marinara della regione, ogni portata esalta i doni del mare e la semplicità della cucina locale. Scoprite come questi piatti possano rendere il vostro Natale ancora più speciale, evocando il mare e i paesaggi dell’Alto Adriatico, creando un’atmosfera di convivialità e piacere autentico.

Gli antipasti di mare

Il Carpaccio di Branzino con finocchio

Prepariamo un delicato carpaccio di branzino, condito con fettine di finocchio, olio extravergine d’oliva, erba cipollina, scorza di limone e un pizzico di sale. Questo piatto apre il pasto con freschezza e raffinatezza. A fianco, un tocco di eleganza con patate alla duchessa, calde e croccanti, che completano perfettamente il piatto.

Menù di Natale a base di Pesce dell’Adriatico
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Aragosta alla Catalana

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 6 giugno 2024 Tags:, , , Nessun commento

L’aragosta alla catalana è un piatto classico della tradizione sarda che deriva dalla cucina della Catalogna, una regione situata nel nord-est della Spagna. Questo prelibato piatto di mare ha radici antiche e rappresenta uno dei tesori culinari della tradizione gastronomica catalana poi arrivata attraverso la dominazione spagnola durata per secoli in Sardegna. Infatti i Catalani  si sono insediati nell’isola nel XIV secolo e la Sardegna ne conserva ancora gli influssi attraverso la lingua parlata e qualche ricetta.

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Il-Tonno-Sashimi-Saku-viene-tagliato-a-fettine-a-coltello

Tonno pinne gialle Sashimi-Saku: lo conosci?

Curiosità culinarie, Novità Di 23 maggio 2024 Tags:, , , , Nessun commento

Il tonno pinne gialle è un alimento molto prezioso per la nostra alimentazione.  Questo meraviglioso pesce, riconosciuto come il Re del Mare, appartiene alla storia di alcune regioni italiane lungo le nostre coste: Sicilia, Sardegna e Calabria. Da alcuni in Europa è protetto da regolamenti che regolano la pesca al fine di proteggere questa specie e favorirne il ripopolamento.

Il Tonno Saku

Il tonno pinne gialle Kor Sashimi Saku, dalla colorazione delle carni rosso scuro vivo, è un taglio della migliore qualità.
Il Saku, letteralmente significa “blocco”. E’ un termine giapponese che descrive il sashimi di qualità tagliato appunto in blocchetti di forma regolare.
Si ottiene dal filetto di tonno attraverso una lavorazione immediata che avviene subito dopo la cattura. Viene rapidamente lavato con acqua di mare appena pescato: velocemente privato di pelle e spine, eviscerato e portato ad una temperatura tra -50°C e -60°C.

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Tartare tropicale di tonno Saku con avocado e arancia

Curiosità culinarie, Novità, Ricette e Sapori Di 16 maggio 2024 Tags:, , , , , Nessun commento

La tartare di tonno Saku con frutta è una ricetta speciale dove il sapore delizioso del tonno si rinfresca con la succosità dell’arancia e il gusto tropicale dell’avocado.

Il Saku di tonno

Il tonno pinne gialle Kor Sashimi Saku dalla colorazione delle carni rosso scuro vivo è un taglio della migliore qualità. Il Saku, letteralmente “blocco”, si ottiene dal filetto di tonno attraverso una lavorazione particolare che inizia dalla cattura. Viene rapidamente pulito appena dopo essere stato pescato, privato di pelle e spine, eviscerato e portato ad una temperatura tra -50°C e -60°C. In questo modo il tonno rimane perfettamente integro nella sua freschezza. Il Saku è ideale per antipasti freddi e può essere consumato crudo, inoltre è perfetto per sperimentare ricette innovative in cucina.

Oltre al sushi e al sashimi, per chi vuole esaltare la bontà del pesce crudo, il Saku può essere comunque preparato con ogni tipo di cottura.

Tartare tropicale di tonno Saku con avocado e arancia
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Le Sarde in Saor alla Veneziana: un gusto autentico della tradizione veneta

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 3 maggio 2024 Tags:, , , , , Nessun commento

La cucina italiana è rinomata per la sua varietà e ricchezza di sapori regionali. Tra le molte prelibatezze che emergono dalle tradizioni culinarie locali, le Sarde in Saor alla veneziana occupano un posto di rilievo. Questo piatto, che unisce il sapore inconfondibile delle sarde con la dolcezza dell’agrodolce, rappresenta un vero e proprio simbolo della cucina veneziana.

Origini

Le Sarde in Saor, o “sarde in sapore”, hanno origini antiche e sono strettamente legate alla storia e alla cultura di Venezia. Risalgono al periodo della Serenissima Repubblica, quando Venezia era uno dei principali centri commerciali del Mediterraneo. Durante questo periodo, i marinai veneziani erano soliti imbarcarsi per lunghi viaggi in mare aperto, e le sarde rappresentavano un’importante fonte di proteine durante i lunghi viaggi.

Le Sarde in Saor alla Veneziana: un gusto autentico della tradizione veneta
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Zuppa di pesce in rosso con cozze, vongole, gamberi e scorfano

Ricette e Sapori Di 5 giugno 2020 Tags:, , , Nessun commento

La zuppa di mare è sempre un piatto eccezionale! Infatti è ricco di sapori e profumi: gustata calda riscalda anche lo spirito con i suoi colori e la sua salinità. Tuttavia questa squisita zuppa di pesce la puoi preparare in meno di un ora ed esprime i sapori mediterranei del nostro mare.

Zuppa di pesce in rosso con cozze, vongole, gamberi e scorfano
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