Quando si parla di tagli di carne pregiati, tre nomi emergono tra i professionisti della ristorazione e gli appassionati di griglia e barbecue: costata, fiorentina e porterhouse. Ma quali sono le reali differenze tra questi tagli? Scopriamolo insieme.
La costata: il classico regno del sapore e della marezzatura
La costata è un taglio che proviene dalla parte anteriore della lombata del bovino, situata nella zona centrale della schiena. La sua caratteristica principale è la presenza dell’osso a forma di arco e una generosa marezzatura, ovvero la distribuzione del grasso all’interno della carne, che conferisce sapore e tenerezza. Questo dettaglio rende la costata particolarmente succulenta e saporita, ideale per chi ama una carne tenera ma con una spiccata sapidità. Non include il filetto e, rispetto alla fiorentina, ha una consistenza leggermente più soda e un gusto deciso grazie alla maggiore infiltrazione di grasso.
Caratteristiche principali:
- Parte anatomica: parte anteriore della lombata
- Presenza dell’osso
- Marezzatura evidente, che conferisce morbidezza e sapore intenso
- Cottura consigliata: alla griglia o alla brace, preferibilmente con cottura al sangue o media per esaltare i succhi. Ottima anche alla piastra.