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Scopri il Segreto della Perfetta Frittura Mista di Pesce alla Veneziana

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 22 agosto 2024 Tags:, , , , , , Nessun commento

Immagina di essere seduto in un piccolo Bacaro di Venezia.

Una leggera brezza marina ti accarezza il viso, mentre lo sciabordio delle onde che si infrangono nei canali ti trasmette un senso di relax. Di fronte a te, un piatto traboccante di frittura di pesce dorato e croccante: un’esplosione di sapori che racchiude tutta l’essenza del Mare Adriatico.

La frittura mista di pesce alla veneziana è più di un semplice piatto: è un vero e proprio rito culinario, un omaggio alla tradizione e alla freschezza del pescato del giorno. 

Ingredienti per una frittura di pesce per 5 persone

  • 400 g di calamari freschi
  • 300 g di gamberi
  • 200 g di seppioline
  • 150 g latterino o di sardine
  • 250 g di farina 00
  • 250 g di farina di semola di grano duro
  • Olio di semi di arachide per friggere
  • Sale q.b.
  • Limoni succosi per servire

Preparazione

1. Pulizia del pesce
Inizia pulendo accuratamente il pesce. Rimuovi la testa e le interiora delle alici e delle sarde. Pulisci i calamari eliminando pelle, occhi e cartilagine interna. Sguscia i gamberi lasciando solo la coda e rimuovi il filo intestinale. Se i gamberi sono piccoli lasciali interi. Lava tutto il pesce sotto acqua corrente fredda e asciugalo bene con carta da cucina.

2. Preparazione per la frittura
Mescola la farina 00 e la farina di semola in un ampia terrina. Passa ogni pezzo di pesce nella miscela di farine, facendo attenzione a ricoprirlo uniformemente. Setaccia il pesce infarinato per rimuovere l’eccesso di farina.

3. Frittura
Scalda l’olio di semi di arachide in una padella profonda fino a raggiungere una temperatura di circa 180°C. Friggi il pesce in piccole quantità per evitare di abbassare la temperatura dell’olio, iniziando con calamari e seppioline, e proseguendo con gamberi, alici e sarde. Friggi ogni tipo di pesce per 2-3 minuti, finché diventa dorato e croccante. Scola su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.

4. Condimento e servizio
Sala leggermente la frittura appena tolta dall’olio. Servi immediatamente accompagnando con spicchi di limone.

Per ottenere il miglior risultato, ovvero una frittura leggera e croccante, assicurati che il pesce sia ben asciutto prima di infarinarlo e che l’olio sia alla giusta temperatura. Puoi arricchire la frittura con verdurine croccanti come zucchine, peperoni o carciofi tagliati a fette sottili. Infine, per completare, servi delle fette di polenta calda.

Nel nostro catalogo trovi un’ampia scelta di pesce di ottima qualità per creare il tuo delizioso FRITTO DI PESCE

Continua a seguirci per rivivere le ricette che hanno fatto la storia della nostra cucina.
Buona continuazione.

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Bigoli-in-salsa-di-acciughe-cipolle-e-olio-evo

Bigoli in salsa di acciughe: la ricetta della storia veneta

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 16 agosto 2024 Tags:, , , , , Nessun commento

I bigoli in salsa sono uno dei più famosi piatti di pasta del Veneto e della cucina della tradizione Veneziana.
Le acciughe e le cipolle e l’olio sono gli ingredienti della salsa che hanno fatto la storia di questo piatto per condire questo famoso formato di pasta.

La Storia della ricetta che viene da lontano

Ci sono varie storie che tramandano l’origine di questa pasta e ognuna ha il suo fascino perché racconta qualcosa che ci incuriosisce.

Partendo da lontano sembra che l’origine sia legata a Marco Polo il quale avrebbe portato fino a noi “il bigolaro”, quel macchinario usato in Cina per fare gli spaghetti o i vermicelli di soia.

Secondo altre fonti nel 1600, un noto pastaio padovano, tale Bartolomio Veronese, soprannominato “Abbondanza”, inventò e brevettò un torchio manuale con la trafila in Bronzo per produrre diversi tipi di pasta lunga.

I Bigoli sono un tipo di pasta lunga simili a dei grossi spaghetti ma hanno una superficie rugosa e porosa che trattiene la salsa.
L’impasto classico è preparato con semola di grano duro, farina di grano tenero, uova, acqua, sale. Inoltre si può preparare anche con diversi tipi di farina di orzo o di segale anche integrale; in questo caso vengono chiamati “bigoli mori”.

La tradizione vuole che i “Bigoli in Salsa” siano il piatto tipico delle giornate chiamate “di magro” o di penitenza del calendario liturgico. Tuttora in molte famiglie venete ogni venerdì è ancora un “giorno di magro”. In ristorante vengono proposti come piatto tipico per permettere ai molti turisti di scoprire questo piatto eccezionale.

La ricetta veneziana

Ingredienti per quattro persone

  • 400 g di bigoli
  • 150 g di acciughe sotto sale
  • una cipolla bianca grande
  • Olio extravergine d’oliva
  • vino bianco secco ( un bicchiere )
  • Sale e pepe q.b.

Procedimento:

  1. Prepariamo la salsa con olio di oliva extravergine e la cipolla. Facciamo appassire delicatamente le cipolle affettate sottili in una ampia padella con del buon olio di oliva aggiungendo dell’acqua in modo che si cucini senza rosolare.
  2. Usiamo le acciughe già pulite sotto sale e le sminuzziamo. Le uniamo alla cipolla e  facciamo sciogliere a fuoco basso.
  3. Cuociamo i bigoli in abbondante acqua salata e li scoliamo bene al dente prima di unirli alla salsa.
  4. Versiamo i bigoli nella salsa e mescoliamo bene fino a far amalgamare il tutto.
  5. Infine prima di servire aggiungiamo del prezzemolo fresco e serviamo in tavola.
Bigoli-in-salsa-di-acciughe

Bigoli-in-salsa-di-acciughe

Suggerimenti per rendere il piatto ancor più appetitoso

Alcuni cuochi per aggiungere una nota di profumo e croccantezza cospargono sulla pasta del pangrattato o dei grissini sbriciolati e tostati. Questo dona al piatto un tocco diverso che molti preferiscono in quanto migliora il gusto complessivo.

Presentare questo piatto ben fatto ai propri clienti da sicuramente soddisfazione; si può proporre nel menù quotidiano poiché è un piatto delizioso.

Nel nostro catalogo trovi i bigoli di pasta fresca surgelata in nidi da 30 gr l’uno. La trovi nella nostra gamma dei primi piatti:BIGOLI

Vi auguro una buona continuazione in cucina con le ricette che hanno fatto la storia della nostra cucina.

David Cirigliano

 

 

 

 

 

Bigoli in salsa di acciughe: la ricetta della storia veneta
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Fegato alla Veneziana: Storia, Origine e sapore

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 1 agosto 2024 Tags:, , , , Nessun commento

Il Fegato alla Veneziana è una delle ricette più emblematiche della cucina veneta, radicata nella storia e nelle tradizioni di Venezia. Le origini di questo piatto risalgono all’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia, quando la città era un crocevia di culture e sapori. La combinazione del fegato con la cipolla rappresenta un perfetto equilibrio tra il gusto forte e deciso del fegato e la dolcezza delle cipolle, che venivano ampiamente coltivate nelle isole lagunari.

La ricetta tradizionale prevede l’uso del fegato di vitello, considerato il più tenero e delicato, anche se alcune varianti possono utilizzare il fegato di maiale. Questo piatto è un esempio perfetto di come ingredienti semplici vengano trasformati in un capolavoro gastronomico grazie alla maestria e all’esperienza culinaria dei cuochi veneziani. Si prepara tutto l’anno e anche in estate per proporlo ai turisti in vacanza.

Fegato alla Veneziana: Storia, Origine e sapore
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Spaghetti con vongole lupini dell'Adriatico

Spaghetti con le Vongole dell’Adriatico

Ricette e Sapori, Terra e Mare Di 25 luglio 2024 Tags:, , , , Nessun commento

Gli spaghetti alle vongole sono un classico della cucina italiana di mare; uno dei piatti più amati e ricercato. Tra le tante versioni ci sono le varianti regionali di ogni chef. Per esempio, con i pomodorini o con i carciofini a spicchi, scorzetta di limone e menta fresca. Noi vediamo quella classica veneziana che viene proposta in moltissimi ristoranti.

Vongole nostrane 

Quelle nostrane sono chiamate anche lupini di mare e in dialetto “bibarasse”. Vengono pescate e allevate nel mar Adriatico a cominciare dalla Laguna Veneta sia a nord che a sud. Dopo la raccolta vengono lavate dentro a dei rulli forati in acqua di mare e lasciate spurgare dalla sabbia accuratamente e infine leggermente scottate. L’ultimo passaggio è la surgelazione senza conservanti e glassatura. “Raramente si possono riscontrare tracce di guscio o sabbia”. Inoltre la filiera corta riduce al minimo i passaggi produttivi.
Si pescano solo nelle migliori condizioni meteo marine raccogliendo e lavorando immediatamente il prodotto per garantire un eccellente qualità dal punto di vista sensoriale, nutrizionale e organolettico. Le vongole sono ideali come antipasto saltate in padella o per condire pasta e primi piatti.

Mettiamoci all’opera

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Castraure di Sant'Erasmo in padella

“Il segreto delle castraure di Sant’Erasmo: scopri la storia dietro questa prelibatezza veneziana”

Ricette e Sapori, Terra e Mare Di 9 maggio 2024 Tags:, , , , , Nessun commento

Nel cuore della pittoresca Laguna di Venezia, tra gli intriganti canali e antichi palazzi che si specchiano sull’acqua, si trova un luogo magico dove la tradizione culinaria si fonde con la bellezza della natura circostante. Tra le isole più straordinarie troviamo Sant’Erasmo,  conosciuta come l’orto di Venezia per i suoi paesaggi mozzafiato e per i suoi tesori culinari unici tra cui le famose castraure di Sant’Erasmo.

Le castrature, o carciofi di Sant’Erasmo, sono un’autentica prelibatezza della cucina veneziana e hanno una storia affascinante. La loro coltivazione risale a secoli fa sulla famosa isola, uno dei gioielli della Laguna Veneta. Infatti, Sant’Erasmo è famosa per la sua fertile terra, che produce una vasta gamma di prodotti agricoli, tra cui questi pregiati carciofi.

Storia dei carciofi di Sant’Erasmo

La tradizione della coltivazione dei carciofi violetto ha radici antiche, risalenti al periodo della Repubblica di Venezia.

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Nervetti piatto tipico della tradizione

Nervetti in insalata estiva

Ricette e Sapori Di 27 luglio 2017 Tags:, , , , , , , , , , Nessun commento

I sapori popolari di Venezia e Milano

I “nervetti” fanno parte della storia delle cucine veneziane e milanesi, fortemente caratterizzate dagli elementi del territorio.
I nervetti in insalata venivano serviti nelle osterie milanesi per rifocillare i viandanti e tutt’ora vengono proposti nei bacari veneziani come specialità tipica per  turisti e passanti.
“Gnervett” è il termine dialettale con cui a Milano ci si riferisce ai tendini e alle cartilagini dello stinco bovino, ossia ai piedini e agli stinchi di manzo o vitello.

Nervetti in insalata estiva
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seppia in profondità

La seppia: un curioso e ricercato mollusco

Terra e Mare Di 8 ottobre 2016 Tags:, , , , , , , , , , , , , Nessun commento

Le seppia è uno dei molluschi più interessanti e diffuso nei nostri mari, un cefalopode che merita di essere conosciuto più da vicino. A tal proposito vi racconto della prima volta che con degli amici sono stato a Pellestrina, bellissima isola della laguna di Venezia a due passi da Chioggia…

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