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Curiosità culinarie

Raccontiamo storie, novità e tendenze del mondo della ristorazione, l’utilizzo delle materie prime nelle migliori cucine locali e internazionali, le tecniche di lavorazione. Siamo convinti che ogni giorno si impara qualcosa di nuovo e si migliora sempre.

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Funghi porcini nel pieno dell’estate

Curiosità culinarie, Terra e Mare Di 20 agosto 2025 Tags:, Nessun commento

Con l’arrivo di agosto e delle prime piogge estive, nei boschi di diverse regioni italiane si risveglia e spunta con grande vivacità una delle meraviglie più amate dagli appassionati di cucina e dai cercatori esperti: il fungo porcino.
In particolare, questo è il momento ideale per incontrare due delle specie più pregiate e ricercate: il Boletus edulis e il Boletus aestivalis, noti per la loro consistenza carnosa e il sapore unico e inconfondibile.

Il boletus edulis: il re dei boschi

Il Boletus edulis, conosciuto anche come “porcino autunnale”, può comparire già da fine giugno, ma è proprio ad agosto che trova il suo habitat ideale grazie all’alternanza di caldo e umidità. Ama i boschi misti, in particolare di faggio, castagno e abeti, dove cresce ai margini delle radure o sotto l’erba alta, spesso nascosto da uno strato di foglie.

Caratteristiche principali:

  • Cappello convesso, color nocciola-bruno, con margine regolare e la superficie vellutata

  • Tubuli bianchi da giovani, poi giallo-marroncini

  • Gambo tozzo, chiaro, ingrossato alla base e spesso con una fine reticolatura bianca

  • Polpa soda e bianca, con un profumo delicato e gradevole

In cucina, il Boletus edulis è molto versatile: può essere gustato crudo in insalata quando giovane (di piccole dimensioni, sodo e senza fori), trifolato, grigliato o trasformato in condimenti per risotti e paste.

Il boletus aestivalis: il porcino dell’estate

Funghi porcini nel pieno dell’estate
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Conosci l’astice blu del Mediterraneo?

Curiosità culinarie, Terra e Mare Di 8 agosto 2025 Tags:, , , , Nessun commento

Quando parliamo di astice, immediatamente si pensa al famoso astice americano, con le sue chele imponenti e la carne dolce e tenera. Ma sapevi che anche in tutto il nostro meraviglioso mar Mediterraneo  vive una specie molto pregiata e sempre più apprezzata dagli chef più esigenti? Stiamo parlando dell’astice blu del Mediterraneo o europeo: la specie Homarus Gammarus. Si tratta di un’eccellenza locale tutta da scoprire.In realtà è da considerare un tesoro del mare per la sua eleganza naturale e per il suo sapore inconfondibile che dà valore alla sua polpa in cucina.

Astice blu del Mediterraneo e Astice americano: quali sono le differenze che contano?

Anche se possono sembrare simili a prima vista, l’astice mediterraneo e quello americano (Homarus Americanus) presentano differenze importanti, sia dal punto di vista estetico che gustativo.

Descrizione

L’astice blu ha un carapace scuro con riflessi blu e porpora, spesso più snello rispetto a quello americano, che tende invece a tonalità marroni e verdi. Le sue chele sono leggermente più piccole, ma ben proporzionate. Il corpo dell’astice adulto mediamente misura intorno ai 30/35 cm ma alcuni esemplari possono superare i 70 cm e qualche kilogrammo di peso. Dopo la cottura si presenta con il classico colore rosso brillante che tutti associamo all’astice cotto.

Gusto e consistenza

Ecco che qui sta la vera meraviglia! Perché vi chiederete? L’astice blu del Mediterraneo ha una carne più saporita, compatta e intensa, grazie alla temperatura delle acque e alla dieta naturale. È perfetto per antipasti crudi,  risotti di mare e primi raffinati così di valore che possono entrare nel menù di un ristorante stellato.

Habitat e sostenibilità

L’astice blu viene pescato in piccole quantità, soprattutto in zone costiere del Tirreno, del Mar Ligure e dell’Adriatico, con metodi artigianali e sostenibili. A differenza dell’americano, spesso allevato in vasche, il nostro astice cresce libero in ambienti naturali, rispettando i ritmi del mare. L’astice blu però è molto radicato nel suo habitat, e raramente esce dalla sua tana se non per cacciare, quindi può essere pescato quasi esclusivamente con delle specifiche trappole.

Un crostaceo di alta classe per la ristorazione professionale

Proporre l’astice blu del Mediterraneo in cucina significa valorizzare un prodotto del mare prestigioso per offrire ai clienti un crostaceo di qualità superiore e quindi differenziarsi con classe. Che sia servito al naturale, al vapore alla catalana o in una preparazione elaborata, questo crostaceo regala un’esperienza gastronomica autentica e inimitabile.

Perché l’astice blu del Mediterraneo vale di più?

La carne dell’astice blu del Mediterraneo è considerata più pregiata per il suo sapore deciso, marino e leggermente iodato, con una consistenza soda e compatta. È meno acquosa rispetto a quella dell’astice americano, che tende a essere più dolce e delicata, ma meno persistente al palato.
Inoltre l’astice blu cresce in libertà nel mare aperto, in ambienti rocciosi e profondi, dove caccia e si nutre di crostacei e molluschi in modo naturale e si sviluppa più lentamente. Questo ciclo più lungo e spontaneo contribuisce a una migliore struttura muscolare della carne. Al contrario, molti astici americani provengono da acquacoltura o da catture più intensive.

 

L’astice blu in cucina

Come accade per molti altri prodotti del Mediterraneo, anche l’astice blu rappresenta un elemento di tipicità e qualità territoriale. Usarlo in cucina significa distinguersi, valorizzare un ingrediente locale e offrire un’esperienza esclusiva e gourmet. In Iceberg srl trovi l’ASTICE BLU congelato pescato con nasse e trappole nelle acque limpide e fredde del mar d’Irlanda in zona Fao 27.7.

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Per ulteriori informazioni sui nostri prodotti sicuri e di qualità per la tua cucina di mare, contattaci al numero 0422-752551 o scrivi a marketing@icebergitalia.it. Saremo lieti di risponderti!

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La nuova cucina vegetariana: benessere ed equilibrio

Curiosità culinarie, Nutrizione e salute Di 22 luglio 2025 Tags:, , , , Nessun commento

Negli ultimi anni le abitudini alimentari sono cambiate profondamente. Sempre più persone scelgono di seguire uno stile di vita vegetariano o di avvicinarsi alla cucina vegetariana per mangiare in modo sano, leggero e rispettoso dell’ambiente.
L’obiettivo è semplice: mangiare meglio per vivere meglio, dando più spazio a frutta, verdura, cereali e proteine di qualità.

Più verdure, meno grassi: la filosofia vegetariana moderna

Oggi non è necessario essere vegetariani al 100% per ridurre carne e grassi animali. Sempre più persone scelgono di introdurre piatti a base di verdure fresche, legumi e cereali integrali, ispirandosi alla dieta vegetariana moderna.
Questo stile di cucina porta in tavola piatti leggeri, colorati e bilanciati, capaci di saziare senza appesantire. L’olio extravergine di oliva, la frutta di stagione e le verdure, fresche o surgelate, sono gli ingredienti base di una cucina che rispetta i ritmi del corpo.

Il pesce? Un’opzione complementare

Molte persone che seguono uno stile di vita prevalentemente vegetariano scelgono comunque di consumare pesce di qualità. Il pesce azzurro come acciughe, sardine e sgombro è una preziosa fonte di proteine nobili e grassi buoni, come Omega-3 e Omega-6.
Abbinare pesce a verdure di stagione e cereali integrali permette di variare sapori e nutrienti, mantenendo una dieta sana ed equilibrata.

La stagionalità nella cucina vegetariana

Chi ama la cucina vegetariana sa bene quanto sia importante scegliere prodotti di stagione: zucchine, melanzane, peperoni, frutti rossi, agrumi e tante altre delizie che ogni periodo dell’anno ci regala.
Il pesce azzurro di stagione – come tonno, ricciola o palamita – può diventare un’integrazione perfetta per chi non è strettamente vegetariano ma vuole ridurre la carne rossa.

I surgelati: pratici, sicuri e di qualità

Anche chi segue una dieta vegetariana apprezza sempre di più i surgelati di qualità. Le moderne tecniche di surgelazione, come la lavorazione a bordo per il pesce o l’agricoltura integrata e biologica per frutta e verdura, garantiscono ingredienti sicuri, nutrienti e sempre disponibili.
I surgelati permettono di ridurre gli sprechi alimentari e avere a disposizione ortaggi e legumi controllati in ogni momento dell’anno.

La scelta vegetariana: un gesto consapevole

Mangiare in modo vegetariano, anche solo in parte, è oggi una scelta di benessere ed etica. Significa prendersi cura di sé e dell’ambiente, con uno stile di vita che cerca qualità, trasparenza e sostenibilità.
La nuova cucina vegetariana non è una moda passeggera: è un vero e proprio stile di vita, che sta conquistando sempre più persone, ristoranti e famiglie.

Nei prossimi articoli ti proporremo tante ricette vegetariane leggere, estive e facili da preparare anche a casa.

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Bowl vegetariana

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Ceviche di tonno all’italiana

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 8 luglio 2025 Tags:, , , Nessun commento

Con l’arrivo dell’estate, un piatto come il ceviche di tonno alla mediterranea è l’ideale per portare in tavola freschezza, leggerezza e un tocco di italianità. Quando le temperature salgono, è importante proporre in menù ricette vivaci, genuine e nutrienti, perfette per un pranzo o una cena estiva.

Cos’è il ceviche?

Il ceviche è un piatto tipico della tradizione sudamericana, in particolare peruviana, a base di pesce crudo marinato. Dal 2004 è stato dichiarato Patrimonio Culturale Nazionale dal governo del Perù e ogni 28 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Ceviche, istituita nel 2008.

La nostra versione: ceviche di tonno pinne gialle Saku

In questa versione mediterranea, il protagonista assoluto è il tonno crudo di qualità, marinato con succo fresco di lime e arricchito da ingredienti croccanti come peperone, mais grigliato e cetrioli. Usiamo il nostro tonno pinne gialle Saku certificato per crudo: sicuro, pratico e di altissima qualità.

Questo ceviche di tonno è perfetto come antipasto elegante, come piatto unico leggero o per un aperitivo estivo servito in ciotoline monoporzione o in eleganti bowl trasparenti.

Ingredienti per preparare il ceviche di tonno (2 persone)

  • 220 g di tonno pinne gialle Saku

  • 2 lime (per il succo)

  • 1 peperone dolce rosso o verde, a rondelle sottili

  • 1/2 cetriolo

  • 20 g di cipolla di Tropea caramellata

  • 40 g di mais grigliato (consigliate pannocchie Bonduelle)

  • Menta fresca o prezzemolo

  • Sale e pepe q.b.

Per la salsa delicata

  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva fruttato (es. del Garda)

  • Succo di 1/2 lime

  • 2 cucchiai di yogurt greco naturale

  • 1 cucchiaino di senape delicata (facoltativa)

  • Un pizzico di sale

  • Pepe bianco q.b.

Come preparare il ceviche di tonno alla mediterranea

  1. Marinare il tonno: in una ciotola capiente unisci il tonno tagliato a fettine con succo di lime, sale e qualche foglia di menta spezzettata. Lascia marinare in frigorifero per 15–20 minuti.

  2. Preparare le verdure: affetta il peperone a rondelle sottili, taglia il cetriolo a cubetti e griglia o riscalda il mais.

  3. Salsa delicata: emulsiona yogurt greco, olio extravergine, succo di lime, sale e pepe fino a ottenere una crema liscia e profumata.

  4. Comporre il piatto: scola delicatamente il tonno, disponilo su un piatto o in coppette. Aggiungi peperone, cetriolo e mais grigliato. Versa a filo la salsa delicata oppure servila a parte. Completa con menta fresca o prezzemolo e scorzetta di lime grattugiata per un tocco di profumo.

Come servire il ceviche

Il ceviche di tonno può essere presentato in un piatto elegante, in coppette monoporzione con spiedino decorativo oppure su un vassoio con ghiaccio tritato, perfetto per buffet estivi.

Ceviche di tonno alla mediterranea

Scegli solo tonno sicuro e di qualità

Da Iceberg trovi una selezione di pesce certificato per crudo come il tonno pinne gialle Saku: pratico, sicuro e gustoso, ideale per preparare il tuo ceviche in totale tranquillità.
Per maggiori informazioni contattaci al 0422 752551 o scrivi a marketing@icebergitalia.it. Ti aiuteremo a scegliere il prodotto giusto per la tua cucina professionale o casalinga.

 

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Baccalà mantecato: tradizione veneziana dal sapore delicato

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 20 giugno 2025 Tags:, , , , , , Nessun commento

Il baccalà mantecato è uno dei piatti simbolo della cucina veneziana: una ricetta semplice e ricca di storia, nata dal sapiente uso dello stoccafisso, cioè il merluzzo essiccato al vento, importato dai mari del Nord.

Le origini del baccalà mantecato

Nonostante il nome, il vero protagonista della ricetta è lo stoccafisso, essiccato naturalmente all’aria, che si differenzia dal baccalà salato. Lo stoccafisso venne introdotto in Italia dai mercanti veneziani dopo un naufragio alle isole Lofoten in Norvegia nel 1432. Da allora, grazie alla lunga conservabilità e al sapore unico, lo stoccafisso è diventato parte integrante della cucina veneta, dando vita a piatti tradizionali come il baccalà mantecato.

Come si prepara questa ricetta?

La preparazione del baccalà mantecato richiede pochi ingredienti ma molta passione, attenzione e pazienza, per ottenere la giusta cremosità:

Ingredienti principali:

  • 500 g di stoccafisso ammollato

  • 1 spicchio d’aglio (facoltativo) o un po’ di olio evo aromatizzato all’aglio

  • Olio di semi di girasole

  • Sale e pepe

  • Latte tiepido (opzionale)

  • Prezzemolo per guarnire

Metodo:

  1. Ammollo: lo stoccafisso secco va ammollato in acqua fredda per almeno 2-3 giorni, cambiando l’acqua frequentemente.

  2. Cottura: si lessa in acqua con due foglie di alloro e alcune fettine di limone, oppure nel latte, per circa 20-30 minuti, finché risulta morbido e si sfalda facilmente.

  3. Pulizia: si eliminano pelle e lische, tenendo solo la polpa in una terrina.

  4. Mantecare: tradizionalmente, la polpa veniva lavorata a lungo a mano, con un cucchiaio di legno o una frusta, in una terrina. Oggi con una planetaria si fa mantecare, versando l’olio a filo fino a ottenere una crema morbida e spumosa. Alcuni chef aggiungono della maionese fatta in casa per renderlo più cremoso e leggero. A piacere si può aggiungere un filo di latte tiepido per ammorbidire la consistenza e dargli volume.

  5. Servizio: si serve su fette o triangoli di polenta abbrustolita in padella o sulla piastra. Ottimo sul pane tostato come antipasto o cicchetto con l’aperitivo.

  6. Decorazione: per abbellire e dare profumo si può aggiungere timo fresco, o della scorzetta di limone o delle fettine di olive taggiasche denocciolate.

Curiosità e creatività

Il baccalà mantecato è ancora oggi un vanto della cucina lagunare, presente in ogni Bacaro veneziano e celebrato nelle sagre locali. Questo piatto unisce storia, tradizione, semplicità e gusto inconfondibile. Quando ben eseguita, questa ricetta è una vera raffinatezza che si abbina perfettamente a vini bianchi, sia fermi che frizzanti.  I turisti da tutto il mondo e anche chi è abituato a gustarlo lo apprezzano per la sua bontà. Oggigiorno gli chef più creativi hanno sperimentato nuovi abbinamenti per servirlo con altri ingredienti elaborati valorizzandolo come piatto gourmet. Per esempio, è ottimo accompagnato da petali di cipolla di Tropea affumicata al barbecue, oppure da avocado fresco, menta e lime.

Varianti

Lo stoccafisso è un prodotto eccezionale da lavorare che può essere trasformato in varie ricette veneziane e italiane. Per ottimizzare il lavoro in cucina, mantenendo la qualità e il gusto autentico del pesce pescato, Iceberg propone diverse tipologie di Baccalà pronto.

E voi avete qualche ricetta speciale con lo stoccafisso?

Per ulteriori informazioni, contattateci al numero 0422-752551 o scriveteci a marketing@icebergitalia.it. Saremo lieti di rispondervi.

Baccalà mantecato: tradizione veneziana dal sapore delicato
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Tecnica dell’affumicatura degli alimenti: un antico metodo di conservazione

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 9 giugno 2025 Tags:, , , Nessun commento

L’affumicatura degli alimenti è un’antica tecnica di conservazione che ha attraversato i secoli, evolvendosi e mantenendo intatto il suo fascino grazie alla sua efficacia e al suo impatto sensoriale. Nata dall’esigenza di prolungare la durata degli alimenti in un’epoca priva di refrigerazione, questa pratica si è trasformata nel tempo in una vera e propria arte culinaria, capace di conferire ai cibi aromi intensi, note complesse e un’identità unica.

In Europa si utilizzava l’ontano, ma oggi si prediligono legni come la quercia e il faggio. Il fumo arricchisce i prodotti lavorati trasferendo le essenze e i profumi del legno impiegato. Se comunemente si pensa al pesce e alla carne, anche formaggi e verdure vengono affumicati sin dall’antichità.

Le origini dell’affumicatura

Le prime tracce dell’affumicatura risalgono alla preistoria, quando l’uomo scoprì che esporre carne e pesce al fumo del fuoco ne rallentava il deterioramento. Nei secoli, la tecnica si è diffusa in tutto il mondo, assumendo forme diverse a seconda delle culture: dai salmoni affumicati dei popoli nordici, ai salumi stagionati delle zone appenniniche italiane, fino al pesce essiccato e affumicato delle cucine asiatiche.

Come avviene l’affumicatura?

L’affumicatura consiste nell’esporre gli alimenti al fumo generato dalla combustione lenta di legni non resinosi come faggio, quercia, rovere, ciliegio o melo. Le sostanze aromatiche sprigionate dal fumo penetrano nella superficie degli alimenti, contribuendo non solo alla conservazione, ma anche alla formazione di un gusto caratteristico e persistente.

Tecnica dell’affumicatura degli alimenti: un antico metodo di conservazione
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Arrosticini di ovino abruzzesi: Il gusto autentico della tradizione

Curiosità culinarie, Novità Di 22 maggio 2025 Tags:, , , , , , Nessun commento

Se parliamo dell’Abruzzo, e della sua cucina si pensa subito agli arrosticini. Veri protagonisti delle tavole locali, questi piccoli spiedini di carne ovina sono diventati un’icona della cucina abruzzese e un must per chi cerca autenticità e sapore. Da oggi, puoi portarli nel tuo locale con tutta la loro genuinità, offrendo ai tuoi clienti un prodotto che sa raccontare una storia di territorio, qualità e passione.

Il fiore all’occhiello della tradizione

Gli arrosticini artigianali che proponiamo sono realizzati a mano, secondo la ricetta tradizionale, utilizzando carne ovina di alta qualità. Sono il frutto di un sapere antico, tramandato da generazioni: un prodotto che parla di pascoli, aria pulita e lavorazioni lente e artigianali. La carne ovina include agnello, pecora e montone. In particolare, il termine “pecora” si riferisce, in senso stretto, alla femmina adulta dell’animale, a conferma della cura con cui selezioniamo le materie prime.

Naturali, teneri e sfiziosi

La semplicità è la loro forza: solo carne ovina tagliata a coltello e infilata a mano su spiedini in legno di bambù. Nessun additivo, nessun compromesso. Solo gusto autentico e una consistenza tenera che si scioglie in bocca. Grazie alla qualità della materia prima e alla lavorazione attenta, questi spiedini mantengono un colore roseo, un aroma invitante e un sapore delicato. Ideali per grigliate all’aperto, aperitivi rustici o come piatto principale, gli arrosticini sono perfetti per arricchire il tuo menù con una proposta sfiziosa e versatile. Teneri, succosi e irresistibili in particolare se serviti caldissimi, magari accompagnati da un calice di buon vino.

Un’esperienza da proporre ai tuoi clienti

Gli arrosticini non sono solo un piatto: sono un’esperienza. Offrirli nel tuo ristorante, agriturismo o durante un evento all’aperto significa dare valore al cliente con un prodotto tipico, facilmente riconoscibile e apprezzato da tutti. Puoi servirli come piatto principale o come finger food da passeggio, ideali per menù a tema regionale, catering o eventi street food. Il loro profumo alla brace, il formato pratico e la possibilità di mangiarli senza posate li rendono perfetti per occasioni informali e social.

Scegliere gli arrosticini Tornese significa affidarsi a una famiglia che, da tre generazioni, valorizza la carne ovina abruzzese con serietà e competenza.

Pratici da conservare e pronti da cucinare

I nostri arrosticini confezionati sono disponibili in cartoni da 5 confezioni da 1 kg, ciascuna contenente 45 spiedini pronti da cuocere. Una soluzione pratica e versatile per ristoranti, agriturismi e locali che vogliono ottimizzare i tempi in cucina senza rinunciare all’autenticità. Grazie al confezionamento intelligente, potrai conservare il prodotto con facilità e utilizzarlo secondo le esigenze del tuo servizio.

Per esaltare davvero il gusto autentico degli arrosticini, il consiglio è uno solo: fornacella o griglia rovente, pochi minuti per lato e il gioco è fatto. Il profumo che si sprigiona è irresistibile, un invito a tavola che nessuno può ignorare.
Vuoi aggiungere un tocco gourmet? Prova a marinare la carne con olio extravergine d’oliva, timo e rosmarino fresco: bastano pochi ingredienti per trasformare ogni spiedino in un piccolo capolavoro. E se hai la fortuna di cuocerli su carbone naturale, preparati a una vera esplosione di sapore.
Niente barbecue? Nessun problema: anche una bistecchiera in ghisa saprà regalarti ottimi risultati, crosticina perfetta compresa.
Il tocco finale? Un pizzico di sale, un calice di vino a piacere e… servili bollenti, perché gli arrosticini, come le emozioni vere, vanno vissuti sul momento.

In Iceberg li trovi tra le carni ovine: ARROSTICINI

Se desiderate ulteriori informazioni, non esitate a contattarci allo 0422-752551 o a scriverci all’indirizzo email marketing@icebergitalia.it. Saremo lieti di rispondervi.

Buona grigliata!

Arrosticini di ovino abruzzesi: Il gusto autentico della tradizione
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Asparagi-Bianchi-con-uova-sode-e-salsa

Gli asparagi bianchi sono arrivati: è primavera!

Curiosità culinarie, Novità Di 23 aprile 2025 Tags:, , , , , Nessun commento

Gli asparagi appartengono alla famiglia delle Liliaceae e si distinguono tra loro soprattutto per l’aspetto, il sapore e il tipo di coltivazione. Il termine “asparago” deriva dal greco aspharagos, che significa “germoglio” e identifica sia l’intera pianta che i singoli germogli. La pianta è dotata di rizomi, i fusti che crescono sotto terra formando un reticolo; da essi si diramano i turioni, che sono la parte commestibile della pianta.

Asparagi bianchi: versatilità e vantaggi del surgelato in iqf

Gli asparagi bianchi sono un ingrediente pregiato e distintivo della cucina italiana, apprezzati per il loro sapore delicato e la loro consistenza morbida. Sono diffusi soprattutto nel Nord Italia, e in particolare in Veneto, anche se sono iniziate coltivazioni in altre regioni.

I più famosi, quelli bianchi sono i seguenti: l’asparago bianco di Zambana De.Co., l’asparago bianco di Cimadolmo IGP, l’asparago bianco di Badoere IGP, il nobile asparago bianco di Verona, l’asparago bianco di Bassano del Grappa DOP (dal 2007), l’asparago bianco di Cantello. Questi ortaggi primaverili sono protagonisti di numerose ricette raffinate e tradizionali.

In cucina

Grazie alla loro versatilità, questi ortaggi si prestano a molteplici preparazioni culinarie. Possono essere gustati semplicemente lessati e conditi con burro fuso e formaggio grattugiato, oppure accompagnati da uova e salse delicate, come la classica salsa bolzanina. Sono perfetti per arricchire risotti cremosi, vellutate e persino piatti di pesce, dove il loro sapore si armonizza con delicatezza.

Gli asparagi bianchi sono arrivati: è primavera!
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Tartare-manzo-stile-moderno

Filet Mignon bovino Red&White

Curiosità culinarie, Novità Di 15 aprile 2025 Tags:, , , , Nessun commento

Il filetto di manzo è considerato la parte più nobile di tutti i tagli di carne di manzo. Si ricava dalla parte situata sotto la lombata nella zona interna vicina ai reni, che gli conferisce un elevato valore gastronomico. La sua prelibata carne, molto tenera, succosa e priva di nervi, viene usata per preparare ricette tradizionali, raffinate e moderne.
Oggi parliamo del filet mignon fresco e ricavato da bovini al pascolo che grazie all’alimentazione con erba e fieno assume un sapore naturale e intenso, chiaramente differente rispetto a quello dei bovini alimentati solo a grano. La gastronomia francese divide il filetto di manzo in tre sezioni: “Chateaubriand” la parte più larga, “Tournedos” la parte centrale e “Filet Mignon” quella finale, più stretta.

Filet Mignon bovino Red&White
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Il Lardo di colonnata di “Pata negra”: conosci questa specialità?

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 26 marzo 2025 Tags:, , , , Nessun commento

Il lardo è il prodotto della salagione, aromatizzazione e stagionatura dello strato di grasso che si trova appena sotto la cute del maiale. Questo taglio grasso del maiale si preleva dal collo, dal dorso e dalla parte alta dei fianchi dell’animale. C’è chi lo ama o lo odia, ma il lardo è una delle specialità più succulente della cucina italiana. Tra i più buoni al mondo, ci sono il lardo di Colonnata e quello di Arnad. Questo salume viene stagionato insaporendolo con sale, erbe e spezie. Il risultato è morbido e delicato, si scioglie in bocca.

La Tradizione di Colonnata 

Il più conosciuto è probabilmente il lardo di Colonnata che, per il suo gusto unico e la sua delicatezza, ha reso famosa la località toscana da cui prende nome. Un altro tipo è il lardo di Arnad che, a differenza del precedente, viene stagionato in vasche di legno e insaporito con aromi come ginepro, alloro, noce moscata, salvia e rosmarino.

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La Stagionatura in Conca di Marmo

Il processo di stagionatura in conca di marmo segue un metodo tradizionale toscano, utilizzato per il celebre lardo di Colonnata. Le lastre di marmo permettono una maturazione lenta e uniforme, esaltando le caratteristiche del grasso senza alterarne la struttura. Durante la stagionatura, che dura diversi mesi, il lardo viene massaggiato con una miscela di sale marino, spezie, erbe aromatiche e aglio, che ne arricchiscono il profilo gustativo.

Storia e usi in cucina

Anticamente il lardo veniva consumato più frequentemente, perché la povertà dei contadini non gli permetteva di accedere all’olio d’oliva, il cui costo era molto elevato. Oggi il lardo in cucina si usa in preparazioni particolari, realizzate in specifici periodi dell’anno e quotidiane, per insaporire zuppe di ceci o fagioli, risotti o minestre di verdura.

Inoltre, molte sono le possibilità offerte dalla nostra gastronomia per valorizzare il lardo; dai crostini al lardo, ottimi per aprire un pranzo o per il brunch, ai contorni con patate al lardo e formaggio, ai primi piatti saporiti e calorici, dai famosi Agnolotti alla Piemontese, ai Tortelloni Senesi, alle lenticchie alla abruzzese.

Si potrebbe proseguire a lungo, passando ai secondi piatti di carne: un vitello alla marchigiana o anche un gustoso spezzatino di manzo marinato con le erbe cotte. Si abbina in molte preparazioni con la polenta, sia morbida che arrostita alla piastra e tagliata a fette.
Ideale, tagliato sottile, per avvolgere grissini al sesamo o gamberoni sgusciati da cuocere sotto il grill in forno o alla salamandra.

L’origine del Suino Pata Negra

Il suino iberico, noto per la sua carne marezzata e il sapore intenso, viene allevato allo stato brado nelle dehesas della Spagna. Si tratta di un ecosistema derivato dal bosco mediterraneo, costituito da querce, lecci, sugheri e faggi, con uno strato erboso dove i suini si nutrono prevalentemente di ghiande. Questa alimentazione contribuisce a conferire al grasso un’aromaticità straordinaria e una ricchezza di acidi grassi insaturi, simili a quelli dell’olio extravergine d’oliva.

Caratteristiche e degustazione

Il Lardo di Suino Pata Negra si presenta con una texture vellutata e un gusto inconfondibile, in cui si fondono note dolci e leggermente speziate. Possiamo dire che si scioglie al palato, tagliato sottile, ed è ideale per diverse preparazioni:

  • A fettine sottili su pane caldo: leggermente tostato per gustarne la purezza e la cremosità.
  • Abbinato a formaggi stagionati: servito con miele e frutta secca, per un contrasto di sapori raffinato.
  • Come ingrediente per insaporire primi piatti e arrosti: grazie alla sua capacità di fondere e avvolgere gli altri ingredienti con la sua untuosità.

    Lardo-pancetta-soppressa-polenta-funghi-antipasto

    Antipasto-tradizionale-con-salumi-polenta-funghi-porcini

Gastronomia

Il Lardo di Suino Pata Negra stagionato in conca di marmo è un prodotto di alta gastronomia, che esprime al meglio l’incontro tra culture culinarie diverse. Perfetto per gli intenditori e per chi cerca sapori autentici, rappresenta un’esperienza sensoriale senza eguali, da scoprire fetta dopo fetta.
In Iceberg trovi il Lardo di Pata Negra toscano stagionato in conca di marmo seguendo la tradizione.

Per informazioni, contattaci allo 0422 752551 o scrivi a info@icebergitalia.it

 

 

Il Lardo di colonnata di “Pata negra”: conosci questa specialità?
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