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Curiosità culinarie

Raccontiamo storie, novità e tendenze del mondo della ristorazione, l’utilizzo delle materie prime nelle migliori cucine locali e internazionali, le tecniche di lavorazione. Siamo convinti che ogni giorno si impara qualcosa di nuovo e si migliora sempre.

Baccalà alla vicentina

Baccalà alla vicentina: una ricetta per le festività

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 18 dicembre 2025 Tags:, , , , Nessun commento

Il baccalà alla vicentina è uno dei piatti simbolo del Veneto, ricco di storia, tradizione e gusto. Preparato con lo stoccafisso norvegese delle isole Lofoten, pesce pregiato essiccato al vento e al sole artico, diventa una portata elegante e raffinata, adatta sia alla tavola quotidiana che alle grandi occasioni. La lunga cottura lenta, insieme a cipolle, latte, olio e acciughe, trasforma lo stoccafisso in un capolavoro di morbidezza e sapore.

La pesca nei mari del nord Europa

Conoscete già come nasce lo stoccafisso delle Lofoten? Il protagonista del baccalà alla vicentina è il Gadus morhua, il merluzzo nordico. Viene pescato nei mesi invernali nelle acque fredde e limpide che circondano le isole Lofoten. In questo arcipelago Norvegese famoso per la sua bellezza naturale il pesce raggiunge la sua massima qualità: carni sode e compatte, bianche e dal gusto delicato.

Una volta catturato, il merluzzo viene subito eviscerato, pulito e privato della testa. Non subisce alcuna salatura: la sua trasformazione in stoccafisso avviene grazie a un processo antico e naturale scoperto e immutato da secoli.
I pesci vengono appesi a grandi rastrelliere di legno, chiamate hjell, strutture di essiccazione a ridosso della costa. Qui vengono lasciati essiccare all’aria aperta per circa tre mesi.
Il clima delle isole Lofoten, con il freddo costante, il vento e le correnti marine, sono gli elementi chiave. Essi permettono un’essiccazione lenta e uniforme, senza l’uso di additivi o conservanti. Al termine del processo, il merluzzo perde circa il 70% del suo peso ma concentra tutto il suo sapore e la sua ricchezza nutritiva. Così nasce lo stoccafisso delle Lofoten, alimento prezioso e di lunga conservazione, che da secoli rappresenta un legame profondo tra la Norvegia e le cucine tradizionali italiane, in particolare quella veneta.

Ingredienti per dieci persone

  • 1 kg di stoccafisso secco delle isole Lofoten (60/80)

  • 500 g di cipolle bianche

  • 5 filetti di acciuga sotto sale o sott’olio

  • mezzo litro di latte intero

  • mezzo bicchiere di olio extravergine d’oliva (più q.b. per condire)

  • 50 g di grana Padano grattugiato

  • Farina bianca q.b.

  • Prezzemolo tritato q.b.

  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

  1. Ammollo e pulizia : ammollalo per almeno 3 giorni, cambiando l’acqua fredda ogni 6-8 ore. Dopo l’ammollo, sciacqua lo stoccafisso, rimuovi la pelle e le lische, quindi taglialo a tranci regolari ammollato per almeno 3 giorni.

  2. Preparare il soffritto : affetta finemente le cipolle e falle stufare dolcemente in una padella con poco olio e mezzo bicchiere di acqua fredda. Aggiungi le acciughe e lascia che si sciolgano.

  3. Infarinare e rosolare: pressa i tranci di stoccafisso nella farina e rosolali velocemente in padella con un filo d’olio evo.

  4. Disporre in tegame: in una casseruola di coccio o alluminio dal fondo spesso, alterna strati di pesce con il soffritto di cipolla, aggiungendo un pizzico di prezzemolo e una spolverata di grana.

  5. Condimento e cottura lenta: versa il latte e l’olio rimasto. Il liquido deve coprire il pesce quasi completamente. Aggiusta di sale e pepe.

  6. Cottura: cuoci a fiamma bassissima per circa quattro ore, senza mai mescolare, ma muovendo solo la casseruola per evitare che si attacchi.

  7. Servizio: servire ben caldo, con polenta gialla morbida o abbrustolita,  l’accompagnamento perfetto. Inoltre puoi servirlo su delle fette di pane casereccio o delle fette di polenta cotta alla piastra.

In conclusione

Il Baccalà alla Vicentina non è solo una ricetta: è un patrimonio gastronomico che racconta secoli di storia, viaggi e scambi tra culture. Viene preparato con lo stoccafisso delle Lofoten e cotto con pazienza secondo la tradizione per portare in tavola un sapore autentico e inconfondibile.

Per i ristoratori, presentare questo piatto significa offrire ai propri clienti non solo una portata ricca e raffinata, ma anche un’esperienza che lega territorio, memoria e qualità. Oggi i turisti sono sempre più attenti a scoprire i sapori identitari delle regioni che visitano, e troveranno nel Baccalà alla Vicentina un’occasione unica per assaporare il Veneto in tutta la sua essenza.

Continuare a cucinarlo e valorizzarlo è un modo per custodire e tramandare una tradizione che, ancora oggi, rimane davvero un grande piatto da signori.

Stoccafisso

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Da Iceberg trovi oltre ad un’ampia selezione di pesce surgelato e fresco e anche lo stoccafisso secco: Stoccafisso 60/80
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Baccalà alla vicentina: una ricetta per le festività
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Sapori autentici: le guance di suino nazionali

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 19 novembre 2025 Tags:, , , Nessun commento

Le guance di suino sono un taglio pregiato della cucina italiana, apprezzato per la loro morbidezza e il gusto intenso. Grazie alla naturale marezzatura, questo taglio risulta tenero e succoso, perfetto per le lunghe cotture. Inoltre, scegliere guance di suino nazionali significa sostenere la filiera locale, puntando su qualità e genuinità. Infatti, la presenza di grasso pregiato, che si scioglie in cottura, conferisce ai piatti carattere e succosità.

Le guance di suino nella cucina veneta

Nella tradizione veneta, le guance di suino sono protagoniste di ricette autentiche. Per esempio, si preparano:

  • brasate al vino rosso con erbe aromatiche,
  • stufate con verdure
  • in umido, accompagnate da polenta morbida, purè o funghi trifolati.

Inoltre, grazie alla loro consistenza vellutata, le guance diventano un secondo piatto raffinato se abbinate a un buon vino rosso. Così, sia nei pranzi di festa sia in cene informali, questo taglio conquista per morbidezza e intensità di sapore, combinando tradizione e gusto.

Cottura a bassa temperatura: il segreto della morbidezza

Per esaltare le guance di suino, la cottura sottovuoto a bassa temperatura rappresenta la soluzione ideale. Infatti, l’uso del roner professionale garantisce precisione, uniformità e preservazione degli aromi.

Inoltre, con questa tecnica si ottengono:

  • temperatura costante,
  • risultati uniformi,
  • aromi preservati e
  • una migliore gestione del servizio.

Pertanto, la carne rimane succosa e tenera, valorizzando al massimo questo taglio pregiato. Un grande valore aggiunto sia per menù alla carta che per banchetti e degustazioni.

Ricetta: guance di suino con orzo perlato

Ingredienti per 4 persone

  • 4 guance di suino nazionali da 150–180 g ciascuna

  • 300 g di orzo perlato

  • 1 cipolla, 1 carota, 1 gambo di sedano

  • uno spicchio d’aglio

  • 1 bicchiere di vino rosso tipo il Valpolicella Ripasso

  • 1 litro di brodo vegetale leggero

  • Olio extravergine d’oliva

  • Rosmarino, alloro, timo

  • Sale e pepe nero in grani

Procedimento

Pulire, dal grasso in eccesso, e condire con sale, pepe e un filo d’olio le guance di suino, cuocerle sottovuoto a 74°C per 12 ore o brasarle dolcemente in casseruola con verdure e vino.

Nel frattempo, ridurre il vino a salsa con un rametto di timo, cuocere l’orzo e mantecarlo con brodo.

Infine, rigenerare le guance con la salsa, glassarle e servire con orzo perlato, nappando con la riduzione e completando con germogli freschi o chips croccanti.

Un piatto che fa la differenza in cucina

Inserire le guance di suino in menù significa unire tradizione contadina e innovazione tecnica. Infatti, grazie alla cottura sous vide, lo chef garantisce qualità costante e tempi di servizio ottimizzati. Così, questo piatto diventa perfetto per menù degustazione, banchetti o proposte alla carta, offrendo ai clienti un’esperienza gastronomica raffinata e autentica.

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Per ulteriori informazioni sui nostri prodotti sicuri e di qualità per la tua cucina, contattaci al numero 0422-752551 o scrivi a marketing@icebergitalia.it. Saremo lieti di risponderti!

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Il surgelato: tecniche moderne di conservazione

Curiosità culinarie Di 20 ottobre 2025 Tags:, , , , , Nessun commento

Surgelazione e congelamento: spesso questi due termini vengono confusi, ma in realtà indicano processi molto diversi. Capire la differenza è fondamentale per comprendere come cambia la qualità degli alimenti. Oggi, grazie alle moderne tecnologie, la conservazione degli alimenti surgelati ha raggiunto livelli altissimi, garantendo freschezza e sicurezza come mai prima.

La differenza tra surgelazione e congelamento:

  1. La surgelazione

    La surgelazione è un processo rapido che avviene a temperature molto basse, comprese tra -30°C e -90°C, a seconda dell’impianto. La velocità di raffreddamento crea micro-cristalli di ghiaccio che non danneggiano le cellule dell’alimento.

  2. Il congelamento

    Il congelamento è un processo più lento, in genere superiore alle due ore, che avviene a temperature comprese tra -18°C e -25°C. In questo caso si formano macro-cristalli che possono rompere le cellule e causare la perdita di liquidi e consistenza durante lo scongelamento. Esempio pratico: se congeli una fragola nel freezer di casa, al momento dello scongelamento risulterà meno soda e acquosa. Con la surgelazione rapida invece manterrà forma, sapore e consistenza quasi identici al fresco.

Tecniche moderne per alzare la qualità

Nella distribuzione alimentare e nella ristorazione, la corretta conservazione è un fattore chiave che garantisce qualità, gusto e sicurezza igienica.

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Le seppie: un tesoro del mare da conoscere e gustare

Curiosità culinarie, Terra e Mare Di 6 ottobre 2025 Tags:, , , , , Nessun commento

Le seppie sono i molluschi più diffusi nei nostri mari. Si tratta di un cefalopode affascinante che merita di essere conosciuto da vicino.
Questo mollusco attira l’interesse di ristoratori, appassionati di cucina, pescatori e amanti della subacquea, grazie alla sua versatilità e al legame con le tradizioni marinare.

La seppia nel suo habitat: un ricordo a Pellestrina

Ricordo ancora la prima volta che, da ragazzo, visitai Pellestrina, splendida isola della laguna di Venezia, famosa per i merletti e per i pescatori. Era una calda giornata di sole e, con alcuni amici, mi tuffai in apnea per esplorare “il murazzo”: un lungo muraglione di rocce costruito nel ’700 per proteggere l’isola e la spiaggia. Sott’acqua, tra le rocce, ebbi la fortuna di incontrare alcune seppie che nuotavano tranquille. Fu un’esperienza indimenticabile, capace ancora oggi di trasmettermi pace ed energia. Da quel momento, con gli amici, iniziai a pescarle e cucinarle, scoprendo la loro straordinaria bontà.

In cucina: come esaltare le seppie

Le seppie piccole e di media misura sono particolarmente pregiate. A Chioggia,

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L’halibut della Groenlandia: un pesce che valorizza il tuo menu di mare

Curiosità culinarie, Terra e Mare Di 20 settembre 2025 Tags:, , , , , Nessun commento

L’halibut (Hippoglossus hippoglossus) è un pesce spettacolare e pregiato, pescato nelle fredde e incontaminate acque della Groenlandia. È, infatti, molto apprezzato nella ristorazione dei mari nordici d’Europa,in Canada e in Alaska, e oggi sta conquistando sempre più spazio anche nella cucina italiana, grazie alle sue straordinarie qualità gastronomiche.

I filetti di halibut bianchi, compatti e delicati, rappresentano quindi, una proposta perfetta per i ristoranti che desiderano distinguersi offrendo un’alternativa di alta qualità, sostenibile e versatile.

Un pesce nobile

L’halibut è uno dei pesci più grandi dell’Atlantico settentrionale. Come la sogliola e la passera è un pesce piatto, ma si distingue per la carne ricca di proteine, povera di grassi e dal sapore delicato, ideale sia per cotture semplici come vapore o griglia, sia per ricette più elaborate.

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Faraona busto nazionale: gusto e tradizione a tavola

Curiosità culinarie, Terra e Mare Di 8 settembre 2025 Tags:, , , , Nessun commento

La faraona ha una carne pregiata che unisce la morbidezza del pollame al sapore più deciso della selvaggina, che permette diverse proposte in cucina. Il busto nazionale è la parte centrale dell’avicolo privo di testa, zampe e completamente pulito. Le carni sono saporite e compatte, perfette sia per ricette tradizionali che per cotture e presentazioni più creative.

Origine, storia e qualità

La faraona è un volatile di origine africana, già conosciuta al tempo dei Greci e dei Romani che la apprezzavano sia per la sua carne saporita che come animale ornamentale nei giardini. Il suo nome ha origine in Egitto, dove veniva associata alla regalità. In seguito, durante il Medioevo, venne importata grazie ai Portoghesi e si diffuse in Europa attraverso vari incroci

In Italia si allevano oggi principalmente la faraona comune e la faraona grigia perlata. La carne magra, leggermente scura, ha un sapore che ricorda un incrocio tra pollo e selvaggina. Oggi è molto apprezzata nella cucina tradizionale italiana e francese.

Faraona busto nazionale: gusto e tradizione a tavola
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Funghi porcini nel pieno dell’estate

Curiosità culinarie, Terra e Mare Di 20 agosto 2025 Tags:, Nessun commento

Con l’arrivo di agosto e delle prime piogge estive, nei boschi di diverse regioni italiane si risveglia e spunta con grande vivacità una delle meraviglie più amate dagli appassionati di cucina e dai cercatori esperti: il fungo porcino.
In particolare, questo è il momento ideale per incontrare due delle specie più pregiate e ricercate: il Boletus edulis e il Boletus aestivalis, noti per la loro consistenza carnosa e il sapore unico e inconfondibile.

Il boletus edulis: il re dei boschi

Il Boletus edulis, conosciuto anche come “porcino autunnale”, può comparire già da fine giugno, ma è proprio ad agosto che trova il suo habitat ideale grazie all’alternanza di caldo e umidità. Ama i boschi misti, in particolare di faggio, castagno e abeti, dove cresce ai margini delle radure o sotto l’erba alta, spesso nascosto da uno strato di foglie.

Caratteristiche principali:

  • Cappello convesso, color nocciola-bruno, con margine regolare e la superficie vellutata

  • Tubuli bianchi da giovani, poi giallo-marroncini

  • Gambo tozzo, chiaro, ingrossato alla base e spesso con una fine reticolatura bianca

  • Polpa soda e bianca, con un profumo delicato e gradevole

Funghi porcini nel pieno dell’estate
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Conosci l’astice blu del Mediterraneo?

Curiosità culinarie, Terra e Mare Di 8 agosto 2025 Tags:, , , , Nessun commento

Quando parliamo di astice, immediatamente si pensa al famoso astice americano, con le sue chele imponenti e la carne dolce e tenera. Ma sapevi che anche in tutto il nostro meraviglioso mar Mediterraneo  vive una specie molto pregiata e sempre più apprezzata dagli chef più esigenti? Stiamo parlando dell’astice blu del Mediterraneo o europeo: la specie Homarus Gammarus. Si tratta di un’eccellenza locale tutta da scoprire.In realtà è da considerare un tesoro del mare per la sua eleganza naturale e per il suo sapore inconfondibile che dà valore alla sua polpa in cucina.

Astice blu del Mediterraneo e Astice americano: quali sono le differenze che contano?

Anche se possono sembrare simili a prima vista, l’astice mediterraneo e quello americano (Homarus Americanus) presentano differenze importanti, sia dal punto di vista estetico che gustativo.

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La nuova cucina vegetariana: benessere ed equilibrio

Curiosità culinarie, Nutrizione e salute Di 22 luglio 2025 Tags:, , , , Nessun commento

Negli ultimi anni le abitudini alimentari sono cambiate profondamente. Sempre più persone scelgono di seguire uno stile di vita vegetariano o di avvicinarsi alla cucina vegetariana per mangiare in modo sano, leggero e rispettoso dell’ambiente.
L’obiettivo è semplice: mangiare meglio per vivere meglio, dando più spazio a frutta, verdura, cereali e proteine di qualità.

Più verdure, meno grassi: la filosofia vegetariana moderna

Oggi non è necessario essere vegetariani al 100% per ridurre carne e grassi animali. Sempre più persone scelgono di introdurre piatti a base di verdure fresche, legumi e cereali integrali, ispirandosi alla dieta vegetariana moderna.
Questo stile di cucina porta in tavola piatti leggeri, colorati e bilanciati, capaci di saziare senza appesantire. L’olio extravergine di oliva, la frutta di stagione e le verdure, fresche o surgelate, sono gli ingredienti base di una cucina che rispetta i ritmi del corpo.

Il pesce? Un’opzione complementare

Molte persone che seguono uno stile di vita prevalentemente vegetariano scelgono comunque di consumare pesce di qualità. Il pesce azzurro come acciughe, sardine e sgombro è una preziosa fonte di proteine nobili e grassi buoni, come Omega-3 e Omega-6.
Abbinare pesce a verdure di stagione e cereali integrali permette di variare sapori e nutrienti, mantenendo una dieta sana ed equilibrata.

La stagionalità nella cucina vegetariana

Chi ama la cucina vegetariana sa bene quanto sia importante scegliere prodotti di stagione: zucchine, melanzane, peperoni, frutti rossi, agrumi e tante altre delizie che ogni periodo dell’anno ci regala.
Il pesce azzurro di stagione – come tonno, ricciola o palamita – può diventare un’integrazione perfetta per chi non è strettamente vegetariano ma vuole ridurre la carne rossa.

I surgelati: pratici, sicuri e di qualità

Anche chi segue una dieta vegetariana apprezza sempre di più i surgelati di qualità. Le moderne tecniche di surgelazione, come la lavorazione a bordo per il pesce o l’agricoltura integrata e biologica per frutta e verdura, garantiscono ingredienti sicuri, nutrienti e sempre disponibili.
I surgelati permettono di ridurre gli sprechi alimentari e avere a disposizione ortaggi e legumi controllati in ogni momento dell’anno.

La scelta vegetariana: un gesto consapevole

Mangiare in modo vegetariano, anche solo in parte, è oggi una scelta di benessere ed etica. Significa prendersi cura di sé e dell’ambiente, con uno stile di vita che cerca qualità, trasparenza e sostenibilità.
La nuova cucina vegetariana non è una moda passeggera: è un vero e proprio stile di vita, che sta conquistando sempre più persone, ristoranti e famiglie.

Nei prossimi articoli ti proporremo tante ricette vegetariane leggere, estive e facili da preparare anche a casa.

Bowl-vegetarania-Tofu-edamame-mango-AS

Bowl vegetariana

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Ceviche di tonno all’italiana

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 8 luglio 2025 Tags:, , , Nessun commento

Con l’arrivo dell’estate, un piatto come il ceviche di tonno alla mediterranea è l’ideale per portare in tavola freschezza, leggerezza e un tocco di italianità. Quando le temperature salgono, è importante proporre in menù ricette vivaci, genuine e nutrienti, perfette per un pranzo o una cena estiva.

Cos’è il ceviche?

Il ceviche è un piatto tipico della tradizione sudamericana, in particolare peruviana, a base di pesce crudo marinato. Dal 2004 è stato dichiarato Patrimonio Culturale Nazionale dal governo del Perù e ogni 28 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Ceviche, istituita nel 2008.

La nostra versione: ceviche di tonno pinne gialle Saku

In questa versione mediterranea, il protagonista assoluto è il tonno crudo di qualità, marinato con succo fresco di lime e arricchito da ingredienti croccanti come peperone, mais grigliato e cetrioli. Usiamo il nostro tonno pinne gialle Saku certificato per crudo: sicuro, pratico e di altissima qualità.

Questo ceviche di tonno è perfetto come antipasto elegante, come piatto unico leggero o per un aperitivo estivo servito in ciotoline monoporzione o in eleganti bowl trasparenti.

Ingredienti per preparare il ceviche di tonno (2 persone)

  • 220 g di tonno pinne gialle Saku

  • 2 lime (per il succo)

  • 1 peperone dolce rosso o verde, a rondelle sottili

  • 1/2 cetriolo

  • 20 g di cipolla di Tropea caramellata

  • 40 g di mais grigliato (consigliate pannocchie Bonduelle)

  • Menta fresca o prezzemolo

  • Sale e pepe q.b.

Per la salsa delicata

  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva fruttato (es. del Garda)

  • Succo di 1/2 lime

  • 2 cucchiai di yogurt greco naturale

  • 1 cucchiaino di senape delicata (facoltativa)

  • Un pizzico di sale

  • Pepe bianco q.b.

Come preparare il ceviche di tonno alla mediterranea

  1. Marinare il tonno: in una ciotola capiente unisci il tonno tagliato a fettine con succo di lime, sale e qualche foglia di menta spezzettata. Lascia marinare in frigorifero per 15–20 minuti.

  2. Preparare le verdure: affetta il peperone a rondelle sottili, taglia il cetriolo a cubetti e griglia o riscalda il mais.

  3. Salsa delicata: emulsiona yogurt greco, olio extravergine, succo di lime, sale e pepe fino a ottenere una crema liscia e profumata.

  4. Comporre il piatto: scola delicatamente il tonno, disponilo su un piatto o in coppette. Aggiungi peperone, cetriolo e mais grigliato. Versa a filo la salsa delicata oppure servila a parte. Completa con menta fresca o prezzemolo e scorzetta di lime grattugiata per un tocco di profumo.

Come servire il ceviche

Il ceviche di tonno può essere presentato in un piatto elegante, in coppette monoporzione con spiedino decorativo oppure su un vassoio con ghiaccio tritato, perfetto per buffet estivi.

Ceviche di tonno alla mediterranea

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Da Iceberg trovi una selezione di pesce certificato per crudo come il tonno pinne gialle Saku: pratico, sicuro e gustoso, ideale per preparare il tuo ceviche in totale tranquillità.
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Ceviche di tonno all’italiana
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