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Le cappelunghe o cannolicchi sono dei molluschi straordinari

Le cappelunghe o cannolicchi sono dei frutti di mare molto amati in cucina. Chi li conosce apprezza la bontà delle carni che sono dolci e gustose, ricche di minerali. Uno dei più deliziosi che si possono trovare nella gastronomia italiana. Non sono molto comuni da reperire sul mercato; quando vi capitano cogliete l’occasione di utilizzarle per dare sapore e profumo ai vostri piatti e soddisfare i vostri clienti.


– I segreti dello chef –

Tre modi per esaltare le cappelunghe: alla piastra, gratinate e saltate con gli spaghetti

Cappelunghe alla piastra
E’ la forma più tradizionale di cucinare le cappelunghe. Una ricetta, nella sua semplicità, assolutamente deliziosa. Usiamo una piastra o padella antiaderente al fine di ottenere migliori risultati. Riscaldiamo bene la padella e aggiungiamo alcune gocce di olio di oliva e un po’ di sale, preferibilmente grosso. Raggiunta una temperatura alta mettiamo le cappelunghe sulla piastra con i tessuti molli verso il basso affinché si cuociano. Attenzione al tempo di cottura, le cappelunghe hanno bisogno di due-tre minuti circa di cottura. Se le lasciamo per troppo tempo, il frutto di mare s’indurirà. Serviamole così, semplici, o con del succo di limone o con una salsa a base di aglio, prezzemolo e olio di oliva.

Cappelunghe gratinate
Condiamo con un pizzico di sale e pepe le nostre cappelunghe, con un filo di olio extra vergine, e spolveriamole con del pane grattato e prezzemolo tritato. Riscaldiamo il forno a 200°C nella modalità grill. Disponiamo le cappelunghe su una placca coperta da un foglio di carta forno e lasciamole gratinare per qualche minuto fino a che prenderanno una colorazione dorata.

Spaghetti con cappelunghe e pomodorini
Scaldiamo due cucchiai di olio evo con uno spicchio di aglio, aggiungiamo qualche pomodorino tagliato in otto parti, un pizzico di sale, pepe. Per chi ama i gusti più decisi si può utilizzare un goccio di olio piccante. Facciamo evaporare l’acqua del pomodoro e a quel punto aggiungiamo i cannolicchi o cappelunghe. A fiamma vivace le saltiamo in modo che si cucinino bene. Appena stanno prendendo colore sfumiamo con un goccio di vino bianco. Scoliamo i nostri spaghetti al dente, saltiamoli in padella e aggiungiamo una manciata di prezzemolo tritato. Lucidiamo infine con un filo di extravergine e serviamo caldissimi in delle fondine riscaldate.

cappelunghe-spaghetti


Curiosità di biologia marina

La cappalunga è un mollusco racchiuso da due conchiglie di forma molto allungata, lisce, equivalve, abbastanza fragili. Il mollusco di forma cilindrica ha 2 valve aperte alle due estremità, da una di queste sporgono due sifoni. E’ dotata di due denti lungo la cerniera che chiude le valve. La colorazione è giallastra con sfumature violacee all’esterno, biancastra all’interno. Sono visibili delle striature longitudinali sul guscio che si sviluppano durante la crescita. La lunghezza media varia da 10-12 cm, fino ad una massimo registrato di 18 cm. Si riproduce durante i mesi estivi da aprile fino a settembre. Il miglior periodo per gustarle è l’inverno quando le troviamo con le carni più piene e consistenti.

Zone di pesca

La troviamo in tutto il Mediterraneo, nell’Atlantico orientale dalla Norvegia al Mar Baltico al Marocco. Predilige fondali sabbiosi con bassa profondità. Si pesca e si cattura con reti a strascico e attrezzi fissi. Inoltre, il ministero delle politiche agricole ha stabilito per tutto il territorio nazionale i periodi di fermo-pesca: il divieto di pesca dei cannolicchi è compreso dal 1° aprile al 30 settembre (Gazzetta ufficiale n. 102 del 4-5-2001).


Le cappelunghe che proponiamo in commercio sono surgelate, di ottima qualità, pescate in zone di mare pulite e sicure. Un prodotto da proporre ogni volta che volete fare bella figura con i vostri clienti, con la certezza di avere un prodotto vincente.

Cappelunghe nostrane: una bontà unica
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