Le seppie sono i molluschi più diffusi nei nostri mari. Si tratta di un cefalopode affascinante che merita di essere conosciuto da vicino.
Questo mollusco attira l’interesse di ristoratori, appassionati di cucina, pescatori e amanti della subacquea, grazie alla sua versatilità e al legame con le tradizioni marinare.
La seppia nel suo habitat: un ricordo a Pellestrina
Ricordo ancora la prima volta che, da ragazzo, visitai Pellestrina, splendida isola della laguna di Venezia, famosa per i merletti e per i pescatori. Era una calda giornata di sole e, con alcuni amici, mi tuffai in apnea per esplorare il “murazzo”: un lungo muraglione di rocce costruito nel ’700 per proteggere l’isola e la spiaggia.
Sott’acqua, tra le rocce, ebbi la fortuna di incontrare alcune seppie che nuotavano tranquille. Fu un’esperienza indimenticabile, capace ancora oggi di trasmettermi pace ed energia. Da quel momento, con gli amici, iniziai a pescarle e cucinarle, scoprendo la loro straordinaria bontà.
In cucina: come esaltare le seppie
Le seppie piccole e di media misura sono particolarmente pregiate.
A Chioggia, ad esempio, la tradizione vuole che vengano cotte intere alla piastra, senza eviscerarle e mantenendo pelle e fegato. Si tolgono solo il becco e lo stomaco. Questo metodo tramandato dai pescatori, infatti, conserva tutti i sapori del mare e regala un gusto autentico.
Idee da servire in tavola
Lo sapevi che le seppie sono estremamente versatili in cucina?
Alcuni esempi:
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Risotto con seppie e vongole veraci: un piatto raffinato e ricco di gusto.
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Seppie in tempura all’arancia: tagliate a striscioline, fritte e servite con gazpacho di pomodoro e verdure croccanti in pastella.
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Seppie piccole ai ferri o alla piastra: condite semplicemente con olio e prezzemolo, esaltano tutta la freschezza del mare.

Seppie-alla-piastra-con-verdure-con-olio-e-prezzemolo
Conosciamola da vicino
La specie più comune (Sepia officinalis) ha corpo ovale e appiattito, detto mantello, con pinne laterali. Può raggiungere i 35-40 cm di lunghezza.
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La testa ospita un becco simile a quello di un pappagallo, capace di perforare e spezzare le prede.
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Ha otto tentacoli corti ricoperti di ventose e due più lunghi, prensili e retrattili, usati per catturare e difendersi.
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Gli occhi sono grandi e sviluppati, con pupilla a forma di “W”, considerati tra i più efficienti del regno animale.
Come tutti i cefalopodi, presenta sessi separati ed è una specie semelpara, ovvero si riproduce una sola volta nella vita.