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Le Sarde in Saor alla Veneziana: un gusto autentico della tradizione veneta

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 3 maggio 2024 Tags:, , , , , Nessun commento

La cucina italiana è rinomata per la sua varietà e ricchezza di sapori regionali. Tra le molte prelibatezze che emergono dalle tradizioni culinarie locali, le Sarde in Saor alla veneziana occupano un posto di rilievo. Questo piatto, che unisce il sapore inconfondibile delle sarde con la dolcezza dell’agrodolce, rappresenta un vero e proprio simbolo della cucina veneziana.

Origini

Le Sarde in Saor, o “sarde in sapore”, hanno origini antiche e sono strettamente legate alla storia e alla cultura di Venezia. Risalgono al periodo della Serenissima Repubblica, quando Venezia era uno dei principali centri commerciali del Mediterraneo. Durante questo periodo, i marinai veneziani erano soliti imbarcarsi per lunghi viaggi in mare aperto, e le sarde rappresentavano un’importante fonte di proteine durante i lunghi viaggi.

Per conservare le sarde e prolungarne la durata, i marinai svilupparono il metodo del “saor”, che coinvolgeva la marinatura del pesce in una miscela di aceto, cipolle e uvetta. Questa tecnica non solo garantiva la conservazione del pesce, ma conferiva anche un sapore unico, che si evolveva nel tempo.

Ingredienti e preparazione

La ricetta delle Sarde in Saor è sorprendentemente semplice, ma richiede un’attenzione particolare ai dettagli per ottenere il risultato perfetto. Gli ingredienti principali includono:

  • Sarde fresche o congelate: preferibilmente pulite e senza lisca.
  • Cipolle: dolci e sottili, tagliate a fette.
  • Uvetta: che conferisce un tocco dolce alla marinatura.
  • Pinoli: per una nota croccante e aromatica.
  • Aceto: preferibilmente di vino bianco.
  • Zucchero: per bilanciare l’acidità dell’aceto.
  • Farina: per infarinare le sarde prima della frittura.
  • Olio d’oliva: per friggere le sarde.

La preparazione delle Sarde in Saor richiede diversi passaggi. Inizialmente, le sarde vengono pulite, sfilettate e passate nella farina, quindi fritte in olio d’oliva fino a doratura. Nel frattempo, le cipolle vengono stufate lentamente in olio d’oliva fino a renderle morbide e dolci. Una volta pronte, le cipolle vengono mescolate con aceto, zucchero, uvetta e pinoli, creando una marinata agrodolce. Le sarde fritte vengono quindi disposte in uno strato in una ciotola o in un contenitore alternando strati di pesce e marinata. Questo piatto viene quindi lasciato riposare in frigorifero per almeno 24 ore, consentendo ai sapori di fondersi e svilupparsi pienamente.

Sarde-in-saor-alla-veneziana-fritte-e-marinate-con-cipolle-stufate-con-aceto-pinoli-uvetta e zucchero

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Gusto e presentazione

Il vero fascino delle Sarde in Saor risiede nel loro equilibrio di sapori contrastanti. La dolcezza delle cipolle caramellate si fonde armoniosamente con l’acidità dell’aceto e il tocco croccante dei pinoli. L’uvetta aggiunge un elemento fruttato e un po’ di dolcezza, mentre le sarde fritte conferiscono una consistenza morbida e succulenta.

Le Sarde in Saor sono tradizionalmente servite come antipasto o tra i cicchetti in molti ristoranti e osterie veneziane. Possono essere accompagnate da fette di polenta grigliata o semplicemente gustate da sole, servite con un bicchiere di vino bianco fresco.

Conclusioni

Le Sarde in Saor alla veneziana rappresentano una vera delizia per il palato e un’esperienza culinaria autentica legata alla storia e alla tradizione di Venezia. Questo piatto semplice ma raffinato è un tributo alla creatività e all’ingegno dei marinai veneziani che, secoli fa, svilupparono un metodo per conservare il pesce che si è trasformato in un’icona della cucina locale. Con la sua combinazione unica di sapori e la sua semplicità di preparazione, le Sarde in Saor sono un must per chiunque desideri esplorare la vera cucina veneziana.

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Grazie per seguirci sempre e buon divertimento in cucina!

David Cirigliano

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Petto d’anatra arrostito con asparagi, prugne, cipolla caramellata e salsa ai frutti di bosco

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 5 aprile 2024 Tags:, , , , Nessun commento

L’anatra ha un suo gusto unico, saporito e apprezzato in Europa; infatti le ricette con questo volatile spaziano in molte varietà delle cucine regionali. In quest’articolo parleremo solo del petto d’anatra femmina da cucinare in maniera semplice e veloce. L’anatra oggi la serviamo con punte di asparagi verdi, prugne secche, cipolla caramellata e salsa ai frutti di bosco. Il gusto deciso dell’anatra si bilancia e sposa bene con gli asparagi agrodolci e in piacevoli contrasti con gli altri ingredienti.

Petto d’anatra femmina

Il petto della femmina ha una carne morbida, saporita e, se cotta correttamente, diventa eccezionale al palato. Anche quella del maschio è molto buona anche se leggermente più soda. Prima di cucinare il petto d’anatra si consiglia di fare sulla pelle dei tagli trasversali in diagonale con un coltello affilato per permetterle di sgrassarsi meglio. La rosoliamo e sgrassiamo a fuoco medio cucinandola dalla parte della pelle su un’ampia padella di ghisa. Quando la pelle sarà diventata quasi croccante eliminiamo il grasso e cuociamo il petto dall’altro lato per un paio di minuti fino a che vedremo uscire del sangue dalla carne. Continuiamo

Petto d’anatra arrostito con asparagi, prugne, cipolla caramellata e salsa ai frutti di bosco
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Agnello carré Nuova Zelanda alla griglia

Novità, Ricette e Sapori Di 15 marzo 2024 Tags:, , , , , Nessun commento

Il carré d’agnello cotto alla griglia dopo averlo marinato con l’olio di oliva e le erbe aromatiche, come rosmarino e origano ha un sapore delicato e una morbidezza invitante, ideale per una portata del menu di Pasqua o per una grigliata in compagnia per fare festa.

L’ agnello della nuova Zelanda

Il carré di agnello “French rack” allevato in Nuova Zelanda è ben curato e le ossa sono scalzate da 75mm di lunghezza; ogni pezzo intero ha otto costolette rifilate e congelate sottovuoto. L’agnello della Nuova Zelanda viene allevato allo stato brado dove pascola liberamente su ampi terreni mangiando erba fresca.
Inoltre cresce in modo assolutamente naturale senza l’uso di antibiotici e ormoni. Questo ci permette di gustare una carne genuina, il meglio possibile in termini di qualità e naturalezza. Ottimo cotto al forno con patate al rosmarino e maggiorana, arrostito con aromi ed erbe aromatiche oppure tra le ricette più apprezzate troviamo il raffinato carré di “agnello alla provenzale” da proporre a chi ama la carne tenera, rosata, deliziosa.

In cucina

Tra le ricette più apprezzate troviamo il raffinato carré di agnello al timo, bardato con lardo di colonnata

Agnello carré Nuova Zelanda alla griglia
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Ovali agli asparagi con fonduta e cialda al parmigiano

Novità, Ricette e Sapori Di 8 marzo 2024 Tags:, , , , , , , Nessun commento

Oggi cuciniamo gli ovali agli asparagi, un primo piatto di deliziosa pasta ripiena preparata a mano e farcita con asparagi bianchi e verdi con ricotta e parmigiano. Questo formato di pasta si chiama ovale per la sua forma appunto ed è una sorta di raviolo di pasta fresca all’uovo preparata in laboratorio e poi surgelata con le tecnologie moderne.

 

Gli ovali agli asparagi li serviamo conditi con una fonduta alla salvia adagiati su una cialda di parmigiano e prezzemolo. Questa pasta ripiena è una delizia primaverile da portare in tavola e gustare nella sua genuina bontà in molte occasioni.

Ingredienti

Ovali agli asparagi con fonduta e cialda al parmigiano
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Carciofi in tavola

Ricette e Sapori, Terra e Mare Di 20 febbraio 2024 Tags:, , , , , , , Nessun commento

Carciofi selvatici o carciofi coltivati? Ci sono anche i carciofi selvatici conosciuti comunemente con il nome di cardi. Noi parleremo di quelli domestici coltivati.
I carciofi hanno una coltivazione in inverno e primavera e sono tra le verdure più conosciute e usate nella cucina italiana. Infatti, i carciofi sono famosi “alla Romana”, fritti “alla Giudia”, cotti a vapore o ripieni e sono una delizia da portare in tavola. Tra l’altro, sono ottimi come antipasto o ingrediente per condire pasta, risotti e sfornati o da servire come contorno con la carne e il pesce.

Carciofi puliti

Nel mercato si trovano comunemente i carciofi freschi che richiedono una buona dose di tempo e manualità per pulirli nel modo corretto senza sprecarne. Perciò il vantaggio di acquistarli già puliti e surgelati singolarmente è una grande comodità, importante per la gestione dell’economia di ogni ristoratore. Così si usa solo la quantità necessaria e il tempo di lavorazione è notevolmente ridotto.

Versatilità

La varietà di ricette esistenti, anche storiche, dimostra quanto versatile sia il sapore e la consistenza di questa preziosa verdura. Oltretutto varia molto dalla tecnica di cottura perché ce ne sono diverse per cucinarli.

Carciofi in tavola
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Cappone-al-forno-ripieno-con-mandarini-e-mirtilli-rossi

Il miglior cappone nostrano arrostito con mandarini e mirtilli rossi

Novità, Ricette e Sapori Di 7 dicembre 2023 Tags:, , , , Nessun commento

Il cappone ripieno è una specialità Natalizia da provare con questa ricetta preparata con il profumo e il sapore degli agrumi e dei mirtilli rossi. Usiamo il cappone nostrano fresco, un prodotto nostrano rustico di ottima qualità di cui vi parlerò alla fine.

La ricetta del cappone

Ingredienti per 10 persone: 2,5 Kg Cappone pulito, 500g di brodo vegetale, 1 cipolla bianca, 3 carote, 1 gambo di sedano, 8 mandarini, 2 scalogni, timo, maggiorana, alloro, burro buono, olio extravergine d’oliva, sale fino.

La farcitura

Prendiamo il nostro cappone nostrano già pulito ed eliminiamo la testa e le zampe. In una terrina mettiamo gli scalogni sbucciati e tagliati a spicchi qualche rametto di timo e maggiorana, due foglie di alloro e 5 mandarini tagliati in quattro parti con la buccia e una manciata di mirtilli rossi. Condiamo il tutto con un filo di olio di oliva e un pizzico di sale, mescoliamo e riempiamo la pancia con questo ripieno. Chiudiamo la cavità legando le zampe con lo spago, così da tenere il ripieno all’interno.

Procedimento

Mettiamo il nostro stupendo cappone in una casseruola ampia e lo spennelliamo esternamente con una semplice marinata preparata con 3 cucchiai di olio, sale, foglioline di timo e rosmarino fresche.

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Carletti o sciopeti? Conosciamo meglio questa ricercata erbetta

Novità, Terra e Mare Di 17 marzo 2023 Tags:, , , Nessun commento

E’ risaputo che in primavera crescono molte erbette spontanee ed ora, con i primi caldi di marzo, si iniziano finalmente a raccogliere i famosi e ricercati Carletti.
Sciopet, sciopetìn, grisol, ‘sclopit, erba del cucco etc.. sono alcuni dei nomi popolari dati a questa erba umile che in italiano si chiama strigolo o silene (Silene inflata, scientificamente).

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carré di agnello irlanda a pasqua

Pasqua con il miglior agnello alle erbe fresche

Novità, Ricette e Sapori Di 8 aprile 2022 Tags:, , Nessun commento

Il carré d’agnello rack fresco, arrostito con le erbe aromatiche, ha un sapore delicato e una morbidezza tutta da assaporare, per una portata del menu di Pasqua a dir poco superlativa.

L’Agnello di Pasqua

La preparazione dell’agnello nel pranzo pasquale ha origini antichissime.
Di seguito riportiamo i passaggi fondamentali e alcuni basilari suggerimenti di preparazione.

Il carré di agnello intero va massaggiato con olio di oliva ed erbe aromatiche fresche ovvero rosmarino, timo, maggiorana e menta. Le essenze di tali erbe ed aromi, possibilmente sminuzzate col coltello al momento, sono il tocco inconfondibile che porta il sapore dell’agnello oltre ogni aspettativa.

Pasqua con il miglior agnello alle erbe fresche
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Aringa affumicata con cipolla caramellata

MIni trendy con aringa affumicata e cipolla caramellata

Ricette e Sapori, Terra e Mare Di 10 marzo 2022 Tags:, , , , , Nessun commento

L’aringa affumicata ha un gusto saporito molto sfizioso abbinato alla dolcezza della cipolla di rossa caramellata.  Oggi vi propongo questo antipasto interessante e alla moda che ho preparato nella ricetta che segue servito in una mini tartella colore giallo dorato dal disegno moderno e dal gusto salato.

Aringa pescata nel Mare del Nord

Le nostre aringhe vengono pescate in alto mare nella parte orientale dell’Atlantico dall’Islanda alle isole Spitzbergen e lavorate da fresche. Si ricavano dei bei filetti di aringa con pelle che vengono appena salati e affumicati a caldo con fumo di legno di faggio naturale. Si tratta di una delicata affumicatura fino a raggiungere al cuore del prodotto la temperatura di almeno 65°C, per un minimo di 10 minuti.

MIni trendy con aringa affumicata e cipolla caramellata
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